Fa nuovamente discutere Alessandra Mussolini, che da alcune ore ha annunciato di essere a favore del ddl Zan. Una foto apparsa sui social, che ad alcuni sembrava fake per una lunga serie di ragioni e che, a quanto pare, non è stata apprezzata da Selvaggia Lucarelli. La giornalista (anche se su questa definizione ci sono sempre state molte polemiche sui social), ha cercato di spiegare le ragioni per le quali l’uscita di questo ex personaggio politico non abbia alcun valore, dando vita ad una nuova discussione a distanza.
Del resto, già nelle scorse settimane la stessa Selvaggia Lucarelli aveva avuto un battibecco con una giornalista su temi altrettanto delicati, come riportato con un altro articolo. In questo caso, il presupposto dal quale partire è che il post di Alessandra Mussolini sul ddl Zan sia autentico. Dunque, la nipote del Duce ha spiazzato tutti, facendo sapere di essere a favore di una legge che, tra le altre cose, prevede pene più severe per chi si macchia di reati associabili alla discriminazione sessuale.
In tanti hanno commentato positivamente il post in questione, me evidentemente Selvaggia Lucarelli ha un’opinione diversa, pur essendo allineata ad Alessandra Mussolini sulla necessità che venga approvato il ddl Zan nel più breve tempo possibile. A suo dire, come si percepisce anche dalla replica pubblica, avrebbe assunto questa posizione perché ha abbandonato la politica e, contestualmente, è entrata nel mondo dello spettacolo. Sotto al post di Selvaggia Lucarelli si trovano anche commenti del genere:
“Io a questa foto non ci credevo, pensavo fosse un fake. Poi sul suo Insta ho visto che corrisponde a verità. Difficile crederle, ma confido sempre che nella vita uno possa redimersi nella giusta direzione. Certo è che suo nonno se sta a girà nella tomba“.
In ogni caso tutto autentico. Dalla presa di posizione originale di Alessandra Mussolini sul ddl Zan, alla replica stizzita di Selvaggia Lucarelli. Le due, va detto, non se le mandavano a dire già ai tempi di “Ballando con le stelle” sui canali RAI.
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