Sperma nel retto di Ötzi, la conferma dei ricercatori di Bolzano
Allo stesso modo dei colleghi di Butac, nemmeno noi ci capacitiamo di quanto una bufala smentita da anni possa tornare alla ribalta come se niente fosse.
Secondo una notizia pubblicata nel 2016 dal sito Ctrl Alt White: «Il team di Archeologia Biomolecolare di Bolzano ha confermato oggi un dettaglio inedito sul ritrovamento della mummia neolitica che non lascia spazio a dubbi: c’è sperma nel canale rettale di Ötzi. Il team guidato dal professor Alber Zink dell’istituto di Bolzano era alla ricerca di un’infezione batterica del tratto digerente quando si è imbattuto nella scioccante scoperta: “È molto probabile che Otzi ritenesse sperma nel suo canale rettale».
Prima di tutto, Ötzi è meglio conosciuto come Mummia di Similaun, ritrovata il 19 settembre 1991 sulle Alpi Venoste, al confine tra l’Italia e l’Austria. La sua origine è stata stimata nell’età del Rame e le sue spoglie sono conservate presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano. La bufala sulla presenza di tracce di sperma nel condotto anale di Otzi, come riporta anche Reuters nelle parole della ricercatrice Angela Graefen, nasce dalla presenza di alcuni semi vegetali ritrovati nel corpo della mummia: le fonti in tedesco parlavano di seme, ma nella lingua tedesca seme e sperma sono indicati dalla stessa parola.
Ancora, Straight Dope è un sito che si occupa di debunking e ci racconta che la bufala girava dal 1992 come pesce d’aprile. Inizialmente partita da un magazine austriaco, gli scienziati tentarono di fermarla ma tre importanti quotidiani europei pubblicarono notizie a riguardo.
In Italia, invece, continua a girare nei giorni nostri grazie anche alla pubblicazione su Cronache Lucane.
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