Spagna: sarà prestissimo e certamente reato intralciare una donna che vuole abortire, mediante molestie e intimidazioni. Questo il culmine di una lunga evoluzione legislativa che parte da lontano.
Nel 1985 l’aborto è stato depenalizzato in Spagna, però limitandosi ai casi di stupro, rischio grave per la donna e malformazione fetale. Una vera e propria IVG è arrivata solo più tardi, nel 2010.
Aprendo la porta però ad un fenomeno assai comune e discusso negli USA ma diffuso anche altrove. Il fenomeno degli attivisti, spesso di matrice fondamentalista, che tendono “agguati” alle donne demonizzandole, colpevolizzandole e infastidendole con biasimevole petulanza con slogan, picchetti e cartelli, criminalizzando le loro azioni pubblicamente e cercando di dissuaderle mediante il disagio provocato dal ricorrere all’ausilio medico.
Questo in Spagna, non appena la norma approvata dal Parlamento sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, non sarà più possibile
Chiunque “al fine di ostacolare l’esercizio del diritto all’interruzione volontaria di gravidanza” metterà in atto contro una donna “atti molesti, offensivi, intimidatori o coercitivi che ledano la sua libertà” verrà punito con il carcere: si va da tre mesi a un anno di reclusione oppure c’è la sanzione con i lavori di pubblica utilità.
Ci riporta in traduzione dall’originale iberico Fanpage, ricordandoci come la stessa norma impedirà di rivolgere simili attenzioni biasimevoli e petulanti al personale sanitario interessato.
Niente più picchetti davanti agli ospedali ed alle cliniche nel tentativo di spingere alla resa una donna mediante l’applicazione di una “Lettera scarlatta” social 2.0, o ostacolare l’opera del personale medico.
La ratio della norma non è criminalizzare il dissenso, ma impedire che esso si manifesti in forme dissuasive che sovente sfociano negli atti persecutori, in molti ordinamenti considerati fatto assai più grave della semplice e puntiforme molestia.
In Spagna sarà reato intralciare una donna che vuole abortire quindi: il dissenso potrà trovare altre forme più conferenti.
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