Sorpasso dei partiti di governo su Lega, FdI e FI con l’ultimo sondaggio politico Demoskopea

Sondaggio politico

Nonostante le previsioni sulle prossime elezioni regionali siano nettamente a favore del Centrodestra, il quadro sembra cambiare sul fronte nazionale, almeno stando ai risultati che abbiamo raccolto oggi 6 settembre con l’ultimo sondaggio politico Demoskopea. Di recente, con un altro articolo, abbiamo osservato che in determinati contesti e territori si stiano verificando fenomeni imprevisti, come il fatto che in Veneto la vittoria di Zaia sia scontata e che la lista del presidente uscente sia nettamente superiore ai voti della Lega e di Salvini.

I dati dell’ultimo sondaggio politico Demoskopea con Lega, PD e M5S

In particolare, come riporta anche TPI, di recente sono giunte nuove sentenze con il sondaggio politico di Demoskopea. Dopo mesi e mesi in cui a dominare la scena era stato lo schieramento di Centrodestra, sommando i voti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, questa domenica si assiste ad un’inversione di tendenza. Almeno stando a quanto riportato da questa fonte autorevole. Le attuali forze di governo, infatti, avrebbero superato lo schieramento avversario.

Analizzando più da vicino i numeri di questo sondaggio politico, infatti, emerge che la somma delle preferenze per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia arrivi in questo particolare momento storico al 45,3%. Calo evidente soprattutto della Lega di Salvini, che in un anno circa ha perso più o meno il 10% delle preferenze. Cosa vuol dire questo? La crescita netta ed evidente di Fratelli d’Italia dovuta soprattutto alla leader Giorgia Meloni non ha compensato del tutto il trend negativo per il Carroccio.

Allo stesso tempo, le attuali forze di governo insieme raggiungono il 46,9% secondo l’ultimo sondaggio politico di Demoskopea, almeno stando alla situazione elettorale che si è venuta a creare in Italia ad inizio settembre. Importante, a tal proposito, soprattutto la ripresa del Movimento 5 Stelle, che secondo questo studio sarebbe nuovamente appena al di sotto del 20% delle preferenze.