Un post scritto interamente in caps-lock mostra la foto che mostrerebbe un somalo convertito a Cristo e per questo condannato alla lapidazione dagli islamici. Chi scrive il post fa riferimento, sottilmente (ma nemmeno troppo) al Black Lives Matter e alla genuflessione che in tante parti del mondo ha avuto luogo in onore degli afroamericani morti per razzismo.
INGINOCCHIATEVI PER LUI, UN SOMALO CONVERTITO A CRISTO, CONDANNATO DAGLI ISLAMICI ALLA LAPIDAZIONE, PERCHÉ NON HA VOLUTO RINNEGARE CRISTO E ABBRACCIARE L’ISLAM, LA “RELIGIONE” DI “PACE E AMMMMMMMORE ” CHE DECANTATE TANTO!!!!
IPOCRITI, QUESTO SOMALO NON È FORSE UN NERO ?????!!!!
Come spesso fanno i mendicanti del web (scopri in questo articolo cosa significa), il post propone una foto reale e ne modifica il contesto e i retroscena. L’impresa è tutt’altro che complicata: è sufficiente prendere una foto, pubblicarla su Facebook (o su altri social) e scrivere una didascalia a proprio piacimento, decontestualizzando totalmente l’immagine da ciò che si andrà a scrivere.
In questo articolo vi invitavamo a diffidare dalle semplici immagini accompagnate da testo, specialmente se tali contenuti non mostrano fonti attendibili in allegato.
Con una ricerca tramite immagine, uno strumento che Google offre per poter risalire all’origine delle foto inserendole semplicemente nel motore di ricerca, ci imbattiamo in questo articolo pubblicato su Outlook India. Guardiamo insieme come viene mostrata la foto, che compare in un elenco al numero 6/11:
Cosa dice la didascalia?
World Press Photo Contest 2010: 2nd Prize General News Stories
Forty eight-year-old Mohamed Abukar Ibrahim is stoned to death by militants from the Hizb Al-Islam group in Afgoye, district Somalia. A local Islamist court sentenced the victim to death by stoning after he was found guilty of committing adultery while married.Il quarantottenne Mohamed Abukar Ibrahim viene lapidato a morte dai militanti del gruppo Hizb Al-Islam ad Afgoye, un distretto della Somalia. Un tribunale islamista locale ha condannato a morte l’uomo con la lapidazione, era dichiarato colpevole di aver commesso adulterio mentre era sposato.
La didascalia, ancora, indica Farah Abdi Warsameh come l’autore dello scatto per l’Associated Press. Troviamo la fonte ufficiale proprio sul sito dell’Associated Press che riporta anche la data dello scatto: 13 dicembre 2009. I debunker di AFP Factual in un articolo pubblicato il 22 giugno 2020 a questo indirizzo fanno notare che la stessa disinformazione – quella che indica l’immagine come quella di un somalo convertito a Cristo e per questo lapidato – esiste in tutto il mondo (un esempio) anche in lingua araba.
Parliamo di disinformazione in quanto l’immagine vera dei tragici momenti precedenti una lapidazione per adulterio viene riproposta da utenti in cerca di visibilità, che invece parlano di somalo convertito a Cristo e per questo condannato a morte dagli islamici.
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