Pensavamo di aver visto tutto: un attacco social di novax contro malati di distrofia muscolare ci mancava.
Nasce tutto da una battuta. Un po’ forte, certo, ma oseremmo dire giustificata dai casi della cronaca. Intendiamo, mogli perseguitate e minacciate perché provax di marito novax, una dottoressa mandata in ospedale col naso spaccato da un branco di novax poco inclini ad essere corretti pubblicamente.
Gruppi Telegram dove sedicenti “Leoni e Guerrieri” si riunivano per scambiarsi numeri di telefono e indirizzi di medici, politici, giornalisti e altri personaggi invisi invitando gli adepti a perseguitarli e percuoterli per filmare le violenze e condividerle nel gruppo come un immondo feticcio.
Tra minacce di incendi a centri vaccinali e complottismi vari, oggettivamente esiste una vasta fascia dei novax che non trova i favori dell’opinione pubblica.
Dall’altro lato, esiste Parent Project Aps, una associazione che si occupa di supportare le famiglie dei malati di distrofia.
Una campagna di donazioni gioca con gli stereotipi sul malato dichiarando che al mondo c’è di peggio della mattia. Si può essere razzisti, complottisti e novax.
Il riferimento ai casi precedenti è ovvio.
Potevano i novax in servizio social permanente, così ricchi di amore (sarcasmo), così inclini a lottare per i diritti di tutti (ancora sarcasmo), paladini della libertà di parola, oppressi da uno Stato cattivo che “ci mette gli uni contro gli altri” dimostrargli che avevano torto.
Potevano ma hanno preferito dargli ragione, riunendosi in massa per aggredire, minacciare, insultare e boicottare un’associazione di disabili come Project Parents Aps.
Centinaia di commenti che parlano di “aberrazione infima”, inviti a “segnalare come incitamento all’odio” una onlus che si occupa di disabili, un fiorire di loghi negazionisti, minacce di “denunce penali” conto terzi, accuse random di “Circonvenzione di incapace” per dei giovani che hanno volontariamente posato per una campagna ilare e leggera… e questo è solo l’inizio.
Compresi commenti, tutt’ora in corso, dove si accusa di essere “Malati mentali” dei giovani.
Questo solo nei commenti. Passando alle recensioni, ecco che l’associazione viene sotterrata da recensioni negative dove chi minaccia di “segnalare per odio” l’associazione trova logico dare all’oggetto del loro odio degli psicolabili e dei nazisti.
Peccato: potevate dimostrarvi migliori, avete dato ragione agli autori della campagna.
Avreste potuto esprimere le vostre rimostranze in modo civile, avete scelto l’attacco frontale. Potevate dimostrare di essere a favore della libertà di parola, e volete tappare la bocca di una associazione di beneficenza per una battuta.
Fate ancora in tempo, dissociandovi dai commenti più violenti e prediligendo il vero dialogo, di cui amate riempirvi la bocca.
Meglio che inscenare quello che sarà, per l’opinione pubblica, uno scontro di novax contro malati di distrofia.
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