Sta facendo il giro del web l’intervento di Simone di Torre Maura, al cospetto di alcuni esponenti di CasaPound giunti sul posto. In particolare, si parla tanto del suo confronto con Mauro Antonini, uno dei dirigenti del movimento di estrema destra, al punto che le parole in difesa dei rom hanno ottenuto centinaia di migliaia di consensi sui social. Al netto delle critiche da parte di Elena Stancanelli su Twitter per l’italiano espresso dal ragazzo. Proviamo a mettere a fuoco la questione.
I fatti. Simone di Torre Maura è intervenuto durante la manifestazione di Casapound a Torre Maura, a Roma, considerando le forti discussioni di questi giorni dovute all’arrivo di alcuni nomadi in zona. Del resto, quando c’è di mezzo Casapound tutto fa notizia, come abbiamo notato qualche mese fa quando vi parlammo della cena tra alcuni suoi esponenti e Matteo Salvini. Il tutto in un contesto nel quale Simone di Torre Maura è criticato da Elena Stancanelli per la sua proprietà di linguaggio. Parliamo del ragazzino di 15 anni che ha fronteggiato un esponente di Casapound, con argomenti che hanno fatto il giro del web ed hanno ottenuto l’approvazione di diversi esponenti politici legati a fazioni differenti.
Perché l’intervento di Elena Stancanelli su Twitter ha fatto molto rumore? Criticare Simone di Torre Maura per il suo italiano, in questo frangente, ha davvero poco senso. A parte che l’esposizione del ragazzo, un quindicenne, verte su argomenti tutto sommato ben strutturati, qualche espressione dialettale va appunto inserita nel contesto, ma anche in un discorso più generale che è condizionato per forza di cose dal suo interlocutore.
Il tutto in un momento storico delicato e particolare a Torre Maura, dove due romani in mattinata sono stati aggrediti per aver portato il pane ai rom. La gente del posto ha sottratto le buste a queste persone, buttando buona parte dei panini a terra. Vicenda riportata da Huffington Post con un apposito video, quasi in risposta all’intervento di Elena Stancanelli.
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