Continua la polemica a distanza, con connotazioni politiche, a proposito di Silvia Romano se pensiamo che a detta di Vittorio Sgarbi la ragazza di recente liberata potrebbe anche essere arrestata. Certo, i toni non sono quelli di un ex assessore leghista, a detta del quale la giovane milanese andrebbe impiccata stando a quanto vi abbiamo riportato in mattinata. Tuttavia, la sensazione è che i toni da un determinato schieramento continueranno ad essere duri ed aspri nel corso dei prossimi giorni, considerando le pieghe che hanno preso alcuni ragionamenti.
Stando a quanto riportato in serata da TGCom, i PM di Milano avrebbero deciso di indagare anche sul post del noto critico d’arte e personaggio televisivo. Parole, quelle di Vittorio Sgarbi, che sarebbero state commentate anche dalla stessa Silvia Romano al cospetto del responsabile dell’antiterrorismo di Milano, vale a dire Alberto Nobili, che coordina l’indagine dopo l’ondata di insulti e minacce che la ragazza avrebbe ricevuto proprio in questi giorni.
Per contestualizzare meglio il tutto, possiamo dire che la vicenda nasca dal post di Vittorio Sgarbi di un paio di giorni fa, ancora disponibile su Facebook: “Se mafia e terrorismo sono analoghi, e rappresentano la guerra allo Stato, e se Silvia Romano è radicalmente convertita all’Islam, va arrestata (in Italia è comunque agli arresti domiciliari) per concorso esterno in associazione terroristica. O si pente o è complice dei terroristi”.
La suddetta fonte, poi, afferma anche che Silvia Romano avrebbe smorzato le polemiche dopo aver preso atto delle offese da parte di alcuni utenti, oltre all’attacco dello stesso Vittorio Sgarbi, affermando a chiare lettere di sentirsi serena. E questo, nonostante il particolare clima che si è venuto a creare attorno alla sua figura. Staremo a vedere quale sarà il prossimo capitolo di questa vicenda.
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