Una ferita aperta per tutti gli Italiani è stata la prigionia di Silvia Romano, più volte vittima.
Dapprima dei suoi rapitori, poi dei “patriotti somaristi da tastiera” che dall’alto delle loro comode vite hanno berciato ogni possibile ingiuria e cattiveria contro una donna imprigionata per la colpa di star facendo del bene.
Ma tra tante pessime notizie, finalmente ne compare una buona. Silvia Romano liberata a 30Km da Mogadiscio: non è una bufala e vi diamo questa notizia con la più viva soddisfazione.
Silvia Romano, la volontaria milanese di 25 anni rapita in Kenya il 20 novembre del 2018, è stata liberata. “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia”. Queste le prime parole di Silvia, liberata a 30 chilometri da Mogadiscio, in un’operazione dell’intelligence scattata la notte scorsa.
Ci riferisce l’ANSA, unitamente ad un riassunto delle vicende di cui ci siamo già occupati in passato e che ANSA riporta per chiarezza. Silvia Romano, che lavorava come cooperante in Kenya per la onlus marchigiana Africa Milele, era stata rapita il 20 novembre 2018 nel villaggio di Chacama, a circa ottanta chilometri dalla capitale Nairobi. Si dal principio si è battuta la pista dell’estorsione criminale, nonché della compravendita di ostaggi in favore del gruppo terrorista Al-Shabaab. L’arresto di tre dei responsabili del blitz ha portato alla pista somala, e dopo un lungo silenzio tale pista è sfociata nella liberazione di Silvia Romano.
La volontaria si trova ora in sicurezza nel compound delle forze internazionali a Mogadiscio. “Sta bene ed è in forma. Provata ovviamente dallo stato di prigionia ma sta bene”. Così il presidente del Copasir, Raffaele Volpi.
Unanime fin’ora il sollievo delle forze politiche, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte fino al Ministro degli Esteri di Maio, passando per Fratoianni, Civati e David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.
Ancora più grande, comprensibilmente, l’esultanza dei cari di Silvia Romano, felici di poter, si spera il prima possibile, riabbracciare la loro congiunta.
E’ “una bella notizia attesa da tempo – ha spiegato Volpi -. I complimenti vanno al generale Carta, agli uomini e donne dell’Aise che con il loro incessante lavoro, mai alla luce della ribalta, hanno permesso questo importantissimo risultato. Grazie ragazzi e ben tornata a casa Silvia”.
Ribadisce l’ANSA: ed a noi non spetta che unirci ai festeggiamenti, assieme al Quirinale, di cui riportiamo in calce dichiarazione.
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