Si spacca il masso maledetto in Giappone: e ci mancava francamente solo questo. C’è chi ha visto nell’invasione russa in Ucraina un presagio della Terza Guerra mondiale. C’è anche chi ci ha visto delle invasioni aliene imminenti.
Quello che ci mancava era l’invasione di entità mitologiche ultraterrene assai contrariate. Sembra quasi essere finiti in un manga, un fumetto giapponese. E in quell’intersezione particolare di idolatria dove no-vax, pro-Putin e altre frange del complotto si uniscono intorno ad un Putin-supereroe da fumetto (e pure fumetti del genere esistono davvero).
Non si tratta di UFO questa volta, ma come ci ricorda Snopes, di spiriti antichi e assai furenti.
Secondo un’antica leggenda Giapponese una volpe a nove di 2000 anni (ma tenuti bene) aveva il vizio di trasformarsi in una donna bellissima e sedurre imperatori.
Dopo essere stata scoperta da un sacerdote shintoista, l’affascinante Tamamo-no-Mae (ufficialmente la MILF più pericolosa della storia dell’umana umanità) fu trucidata da un eroico samurai e l’esercito giapponese, ma il suo spirito abbandonò il suo corpo per possedere un sasso omicida.
Letteralmente un sasso. In realtà una spiegazione c’è: il Sessho-seki, il “masso maledetto” o “Masso omicida” si trova in territorio vulcanico, circondato dagli occasionali miasmi e gas tossici.
Qualche villano ci andava accanto, respirava gas tossici a base di zolfo, ci rimaneva secco e i parenti incolpavano la leggenda di Tamamo-no-Mae.
Esattamente come per le reliquie cristiane, il masso “originale” si dice fu distrutto nel tardo 1300 per esorcizzare il potere mistico, ma esattamente come per le reliquie i vari pezzi riapparvero come curiosità e oggetto di adorazione e turismo (per quanto morbosa dato che si tratta di un masso omicida).
Il Masso maledetto di Nasu, con tanto di sigillo benedetto ufficiale, è considerato universalmente il pezzo più grosso e più maledetto, origine di una leggenda che vuole che sia così maledetto che basti toccarlo per morire, ma se fosse rotto Tamamo-no-Mae se ne andrebbe decisamente incavolata ad accoppare gente in giro per il Giappone per vendetta.
Un mito così radicato nella mitologia del Giappone, che praticamente avete visto e ascoltato la stessa storia in diversi prodotti di animazione: leader di antica civiltà o spirito volpe infernale finisce intrappolato da qualche parte da dove non dovrebbe uscire, se ne frega e lo fa lo stesso, scoppiano casini.
La storia finirebbe con le curiosità turistiche. Se non fosse che dopo due anni di pandemia e ormai due settimane e rotti di guerra sull’orlo della Terza Guerra Mondiale, il masso maledetto sembra aver deciso di spaccarsi da solo.
Ovviamente, se un masso in zona vulcanica si spacca, le spiegazioni si sprecano: variazioni di temperatura, crepe, vandali buontemponi… la spiegazione più accreditata è proprio la variazione di temperatura.
Un masso bagnato dall’acqua fredda di notte e scaldato dal sole e dai vapori vulcanici per secoli, prima o poi si frattura.
Ma resta aperta la spiegazione dell’avvenente Tamamo-no-Mae uscita a cercare di vendicarsi verso il pianeta.
Salvo poi rendersi conto che probabilmente siamo già messi abbastanza male senza la sua presenza e andarsene.
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