Stiamo per metterci alle spalle una settimana caratterizzata da aggiornamenti importanti per quanto riguarda l’incidente del gruppo di influencer chiamato The Borderline, senza dimenticare la pena da scontare per Matteo Di Pietro. Il giovane, alla guida della Lamborghini che ha travolto un’altra auto, causando la morte di un bambino di 5 anni, stava partecipando ad una challenge che prevedeva la guida della vettura di grande cilindrata per dodidi ore consecutive.
Premettendo che da quel momento The Borderline per forza di cose non ha pubblicato ulteriori contenuti sui propri canali social, è importante evidenziare il doppio aggiornamento degli ultimi giorni. Dopo le fake news che abbiamo preso in esame a suo tempo, a pochi giorni dal terribile incidente, di recente stiamo andando incontro ad un paio di errori da parte sia di testate giornalistiche, sia di diverse pagine social che stanno provando nuovamente a sfruttare l’accaduto.
Come in tanti sanno, negli ultimi giorni sono state rese pubbliche le immagini registrate da una telecamera di videosorveglianza piazzata nei pressi del luogo dell’incidente, utili per comprendere quale sia stata la dinamica esatta del bruttissimo impatto. Con poco rispetto nei confronti di una famiglia che ha perso un bambino di 5 anni, ci è stato segnalato che diversi siti abbiano utilizzato titoli e foto acchiappaclick sfruttando appunto determinati frame della collisione. Una spettacolarizzazione degli eventi che in qualche modo ricorda la tragedia della funivia del Mottarone.
Come se non bastasse, poi, si usano titoli evitabili su Matteo Di Pietro che evita il carcere, dando l’impressione che sia stato giudicato innocente. Le cose non stanno così, visto che il ragazzo dovrà scontare circa quattro anni e mezzo ai domiciliari.
Lo sconto nasce dal patteggiamento, dalla collaborazione coi magistrati, dal pentimento mostrato negli anni e dall’aver prestato soccorso a coloro che si trovavano nell’altra auto. La pena ufficializzata in settimana non è comunque quella richiesta dalla difesa, visto che non superava i quattro anni. Insomma, un po’ di chiarimenti sulla situazione di Matteo Di Pietro e sul video che “incastra” il gruppo The Borderline.
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