Sì, in Francia i sindacati dei vigili del fuoco si oppongono all’obbligo vaccinale: “Attacco alle libertà individuali”
L’obbligo vaccinale annunciato da Macron non piace a tutti, nemmeno ai sindacati dei vigili del fuoco. Il leader francese, infatti, ha riferito che entro il 15 settembre dovranno vaccinarsi “tutti coloro che prestano i loro servizi in ospedali, case di cura, case di riposo, come anche i vigili del fuoco”. A tal proposito i nostri lettori ci segnalano un post pubblicato sulla pagina Facebook Informazione Libera questa mattina, 20 luglio, in cui viene riportata una lettera firmata da sette sindacati dei vigili del fuoco contro l’obbligo vaccinale.
Il documento esiste ed è riportato sul sito ufficiale dell’SPP-PATS, un sindacato di vigili del fuoco fondato nel 1975. La notizia è stata ripresa da alcuni quotidiani francesi, come Le Figaro. FranceTVinfo ha interpellato Xavier Boy, uno dei firmatari nonché presidente della FA SPP PATS, che ha dichiarato:
All’inizio della pandemia ci è stato detto che non stavamo correndo alcun rischio e siamo stati mandati al fronte senza protezione. Poi abbiamo chiesto ai vigili del fuoco che erano malati e senza sintomi di venire a lavorare, e ora, quando siamo in buona salute, siamo costretti a vaccinarci per proteggere la popolazione. Siamo pronti a sostenere legalmente tutti i vigili del fuoco che verranno licenziati perché non vaccinati.
Perché si parla di licenziamenti? Nell’annuncio di Macron, in effetti, si parla di sanzioni per tutti coloro che non si vaccineranno entro il 15 settembre. Su questo punto interviene Sébastien Delavoux, di un altro sindacato, che sottolinea: “Attualmente molti centri vaccinali sono chiusi e con i crescenti ritardi per avere un appuntamento è quasi impossibile avere due dosi entro il 15 settembre”. Di seguito il testo della lettera che i sindacati hanno scritto all’indirizzo dei parlamentari.
Signore e signori,
Le nostre organizzazioni sindacali di maggioranza che rappresentano i vigili del fuoco respingono l’annuncio del Presidente della Repubblica di imporre la vaccinazione a tutti i vigili del fuoco.
Qualunque sia la motivazione per questo nuovo orientamento, i vigili del fuoco rifiutano questo nuovo attacco alle libertà individuali e chiedono il ritiro di questa disposizione.
La pressione e la minaccia di sospensione e licenziamento non fanno parte degli strumenti manageriali e sono lontane anni luce dalle disposizioni dell’OMS “vaccinare senza costringere”.Non siamo contrari alla vaccinazione, ma rimaniamo fortemente impegnati a favore delle libertà individuali. Il Parlamento europeo all’inizio del 2021 (risoluzione 2361) sottolinea che “la velocità con cui i vaccini vengono sviluppati può provocare un sentimento di sfiducia difficile da combattere” e afferma che, per “garantire un elevato livello di accettazione dei vaccini” è necessario “garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione non è obbligatoria e che nessuno è sottoposto a pressioni politiche, sociali o di altra natura per essere vaccinato, se non lo desidera personalmente si deve garantire che nessuno sia discriminato per non essere vaccinato, a causa del potenziale rischio per la salute».
A questo proposito, incoraggiamo gli onorevoli deputati ad esercitare la loro prerogativa modificando il progetto di legge.
Eric Brocardi, portavoce della Federazione nazionale dei vigili del fuoco di Francia (FNSPF), ha riferito:
Se domani la vaccinazione è obbligatoria e dobbiamo dare l’esempio, obbediremo, non ci aspettiamo che ci siano rifiuti. I vigili del fuoco sono da tempo in prima linea nella vaccinazione, il loro personale medico vaccina la popolazione dallo scorso marzo. Da tempo hanno capito che è nel loro interesse, quello delle loro famiglie e delle persone a cui stanno aiutando. essere vaccinati.
La lettera dei sindacati dei vigili del fuoco contro l’obbligo vaccinale è dunque reale.
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