Sembrava strano non ci fossero polemiche qui in Italia in merito alla storia di Greta Thunberg, la 16enne norvegese che sta portando avanti la sua battaglia sul riscaldamento globale nonostante la Neurodivergente che la limiti (sindrome di Asperger), e da oggi 15 marzo con il peso del nome di Malena Ernman alle spalle. Quest’ultima è la sua mamma ed è una famosa cantante lirica. Negli ultimi tempi ha pubblicato un libro e, con estrema superficialità, alcuni siti italiani stanno alimentando l’idea che dietro le iniziative di Greta ci sia appunto la sola voglia di pubblicizzare il libro in questione.
Tipico approccio italiano, pur di denigrare le battaglie condotte da qualcuno che si ritiene vicino ad uno schieramento politico avverso. Eppure, la storia di Greta Thunberg e a questo punto anche di Malena Ernman dovrebbero essere approfondite bene prima di finire online. E se da un lato tutto nasce dallo studio di un giornalista svedese, tale Andreas Henriksson che sul suo profilo Facebook non nasconde certo le sue tesi “da complotto” su questa storia, spiace evidenziare che alcune testate qui da noi pubblichino articoli con titoli sensazionalistici pur di guadagnare qualche consenso.
In realtà, la lettura perfetta di questa storia ce la fornisce BUTAC. Nessuno può negare che Malena Ernman abbia pubblicato un libro e che in questi giorni sia in prima linea per sostenere la battaglia di Greta contro il riscaldamento globale, ma a differenza di quanto viene riportato il libro in questione non menziona mai la Neurodivergente della ragazzina. Tutto è incentrato sull’altra figlia della cantante, Beata, alla quale sono stati diagnosticati disturbi nello spettro dell’autismo come riporta la nostra fonte.
La sedicenne è stata inserita anche nel consiglio direttivo di We Do not Have Time, a detta di voci non ancora verificate associabile a Kristina Persson. Quest’ultima apparterrebbe i socialdemocratici e da sempre schierata contro le derive nazionalistiche nel Paese. Tanti condizionali e zero prove. Altra accusa, poi, si concentra sui presunti legami con Rentzhog e le lobby che si porterebbe dietro, smentiti rapidamente da un articolo precisissimo pubblicato da The Guardian.
Insomma, il libro in questione prova a consigliarci il migliore approccio, soprattutto in ottica genitori, in situazioni del genere. Le questioni inerenti il riscaldamento globale richiedono costantemente delle precisazioni, come abbiamo notato in passato sulle nostre pagine, ma oggi tocca assolutamente analizzare più in profondità la storia della ragazzina, considerando le solite ed odiose strumentalizzazioni politiche che stiamo facendo in Italia. Ricapitolando, nessun legame tra il libro di Malena Ernman e la battaglia sul riscaldamento globale di Greta Thunberg.
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