Ci segnalano i contatti una serie di condivisioni, audio e video virali basati sulla solita insensata domanda: “Secondo voi Raffaella Carrà era malata?”
Non vi forniremo link per non dare loro visibilità, né ricaricheremo sul nostro spazio i contenuti che abbiamo ricevuto su Whatsapp e Telegram. In primo luogo per non insudiciare ulteriormente la memoria di una grande donna, in secondo luogo perché concordiamo con Sergio Japino.
Non è con l’ossessiva ricerca della malattia che ricorderemo meglio la Carrà.
Tutte queste bizzarre condivisioni si basano su una bizzarra risposta. La stessa. La domanda “Secondo voi Raffaella Carrà era malata?” va archivata con un no, “perché faceva pubblicità al vaccino” e fino all’ultimo si è spesa in quello che amava.
La pistola fumante è la scoperta, vero e proprio “segreto di Pulcinella” dato che era riportato dalla stampa locale, che Raffaella Carrà avrebbe amato partecipare al Pop Corn Festival del Corto.
Allora?
Era malata, non morta.
Ci domandiamo perché assecondare la narrazione tipicamente ableista per cui il malato debba esistere nella forma allotropica di “vittorioso guerriero che combatte la malattia” (insinuando che chi perisce è solo “uno sconfitto”) e “povero derelitto spezzato dal male che spende i suoi giorni in un letto attendendo la morte, inutile al mondo e privo di passione”.
Forse per la rabbia di chi, nonostante la malattia, ha continuato ad amare la vita ed anche a proteggerla, spendendosi per la vaccinazione e per gli eventi che amava?
Forse per una malcelata forma di derisione per chi ha continuato a corteggiare la vita fino all’ultimo?
D’accordo, sappiamo da aprile che Raffaella Carrà ha rifiutato di farsi spezzare dalla malattia. Ci è voluta la morte perché la danza gioiosa con cui Raffaella Carrà corteggiava la vita si spezzasse, ed anche così non è andata incontro alla morte come un relitto spento che aspetta il trapasso, ma come un corpo minuto e vibrante che desiderava ancora un altro giorno di vita, che magari sognava la guarigione o, quantomeno, un giorno in più su questa terra di quanto preventivato per fare ciò che amava.
Il Complottismo si è fuso all’Ableismo: chi ha la fortuna di un corpo sano, corre a giudicare chi senza quella fortuna ha continuato a costruire e creare più di tutti i presenti messi assieme.
E questa è una forma di odio. E discriminazione.
Ci segnalano i nosti contatti un post Facebook che parla di Amelia Carter, bruciata viva da un immigrato descritto derisivamente…
Ci segnalano i nostri contatti una serie di "pubblicità sponsorizzate" che rimandano ad un articolo che parla della "moneta da…
Ci segnalano i nostri contati l'ennesimo "post terrorismo" sulla riforma del Codice della Strada, per cui ci sarà un addio…
Arrestata in Iran Cecilia Sala: questo il caso del momento, e un momento che pone in pericolo le fondamente delle…
Occorre una smentita a proposito del padre di Cecilia Sala, giornalista di 29 anni scomparsa in Iran negli ultimi giorni,…
E voi lo sapete il nome della Signora Natale? Spoiler: abbiamo messo questa notizia tra le false credenze perché la…