Se avete creduto che Equitalia è registrata nel Delaware, ho una brutta notizia per voi. Ed è la stessa che vi ho dato quando avete deciso che il Gabibbo era andato al funerale di Silvio Berlusconi, o che Prodi è stato sposato o imparentato con Annamaria Franzoni.
Ovviamente la notizia è che i social non fanno per voi, non avete le competenze per usarli in modo sano e segnalarci assurdità del genere dimostra che lo stesso istituto delle segnalazioni non vi sta aiutando.
Parliamo di una fakenews che gira senza interruzioni dal 2013, tornando uguale di anno in anno nonostante ogni possibile smentita.
La teoria si ricollega in parte a presunti (e inverosimili) tentativi di evasione, in parte alla teoria del complotto del “Popolo Unico” o dei “Freemen on the land”.
Teoria cospirativa che prevede l’inesistenza di fatto degli Stati nazionali, “pignorati” dalle Multinazionali cattive nei decenni scorsi, e la possibilità quindi per i cittadini di diventare cittadini di se stessi spingendosi ad aprire tribunali privati per “punire” il prossimo e rifiutare il pagamento di tasse e servizi di cui pure usufruiscono adducendo di essere diventati uno Stato unipersonale o una “Fondazione di se stessi” sottratti all’illegittimo dominio delle corporazioni.
Teoria in qualche modo “provata” dall’esistenza di Equitas SpA in Delaware
Reperibile su un elenco gestito dallo Stato del Delaware con la nota che non si tratta di una anagrafe di aziende “in regola”, solo di certificazioni richieste.
Casi di omonimia va detto, esistono anche nelle ditte, e nomi che rimandano all’Equità in ragioni sociali legate alla religione ed a temi etici sono frequenti: “curiosamente” nessuno ha pensato di associare ad esempio Equitalia ad Equitas Capital SpA, ditta dedicata all’investimento etico, ambientalista ed equosolidale.
Anzi, nessuno ha associato le parole “equosolidale” ad Equitas in generale.
Con una nota diffusa nel tardo pomeriggio di quell’ormai lontano 2013, la società di riscossione presieduta da Attilio Befera non solo ha smentito l’apparentamento con l’omonima entità a stelle a strisce, e di avere sedi nel Delaware, ma ha pure reso noto di «aver già attivato, in collaborazione con le autorità competenti, le opportune verifiche», riservandosi «tutte le eventuali azioni a tutela del proprio nome».
Circostanza questa facilmente riscontrabile con una semplice Visura Camerale, accessibile mediante gli appositi portali o presso le sedi della Camera di Commercio
Si ricorda peraltro che Equitalia è stata ormai da anni sostituita da Agenzia delle Entrate-Riscossione, mentre la presunta “Equitas del Delaware”, nonché l’Equitas Equosolidale, continuano ad esistere: se la fake news fosse vera, lapalissiano che tutte le “Equitas SpA” del mondo sarebbero scomparse a seguito della creazione di Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La notizia per cui Equitalia è registrata nel Delaware per evadere le tasse o perché l’ente riscossione è controllato dalle “Multinazionali Americane” è una fake news basata sulla semplice omonimia.
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