Mi spiace complottisti, se avete creduto alla foto di Imane Khelif uomo secondo la WBO, preparatevi ad aprire il portafoglio.
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e se volete unirvi al numero di persone querelate dalla campionessa, fate pure, sono sicuro che Kremlev non vi salverà, anche se potreste emigrare in Russia chiedendo asilo politico “perché credete nei loro valori”
E anche nelle loro fake, dato che ovviamente anche questa immagine viene di là.
Ovvero da una serie di post in lingua russa deprecabilmente violenti e omofobi nei quali si accusa di essere “fro*i” chiunque non sostenga la bufala. Coerenti con la narrazione filorussa che abbiamo più volte visto, a base di fortissime dosi di maschilismo tossico e omotransfobia.
Ovviamente nell’opulento stile dell’Operazione Doppelganger, creata la falsa notizia made in ex URSS, ecco che diversi profili Italiani ci sono cascati. Ma caderci non costituisce scusante.
Prima dell’articolo Russo, la foto è apparsa come parte di una galleria di Prompt Midjourney, immagini “richieste” al nosto programma di creazione di foto con AI.
Abbiamo già visto come le AI siano diventate, loro malgrado, le migliori amiche del complottista medio, coi troll che subappaltano la creazione di contenuti virali ai servizi.
In breve tempo la foto, unitamente alla notizia made in Russia della presunta squalifica, hanno fatto il giro di diversi profili, che abbiamo archiviato qui, qui, qui e qui.
Ovviamente, possiamo ben vedere nella foto di MidJourney i tratti tipici delle immagini create con AI: guardate le mani che reggono il cartello “I’m a man”, con dita trasformate in bizzarri tentacoli di stravagante lunhezza, con una mano più piccola dell’altra e la pelle plastificata.
Basta interrogare tool come Fake Image Detector per levarsi il dubbio una volta per tutte
L’operazione compiuta dall’AI è la stessa ad esempio di app come Bikinioff, alle quali basta dare in pasto il viso di una donna perché sia montato in un corpo generato con AI o reperito dall’AI vagamente comparabile.
In questo caso l’AI ha semplicemente ricreato un corpo di uomo.
Il resto della notizia? Coerente con la fake news proCremlino e contro le Olimpiadi che ben conosciamo che vede l’ormai screditata IBA diventare una specie di “Sindacato Mondiale della Boxe” col potere di “scomunicare” i campioni e rilasciare premi alternativi, peraltro di un valore economico assurdamente alto ed esorbitante.
Ovviamente non esiste nessuna associazione mondiale che ha squalificato Imane Khelif, la quale è un uomo.
Ricordiamo a chi ha condiviso la bufala che presso i tribunali Parigini è pendente una causa per cyberbullismo contro chi diffonde fake news e contenuti diffamatori sulla campionessa, ed è inutile rimuovere contenuti archiviati: ciò che viene pubblicato su Internet vi resta per sempre, e in molti casi l’ignoranza non è scusante.
Potevate verificare prima, condividere poi, specialmente senza aggiungere commenti ben poco educati.
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