Scienziato israeliano dichiara: «Ogni ciclo epidemico dura 70 giorni», ma è notizia vecchia e superata
È così tornata la condivisione per cui “Ogni ciclo epidemico dura 70 giorni”.
Una nostra vecchissima conoscenza, di cui ci eravamo già occupati nel 2020. Letteralmente una notizia smentita dai fatti.
Fatti che, ricordiamo, dimostrano che “il ciclo epidemico” a Israele è durato molto di più di 70 giorni, e solo con la campagna vaccinale arrivata in questi mesi vicino all’immunità di gregge ha consentito di raggiungere la prospettiva di un ritorno alla normalità. Normalità dovuta, ricordiamo, alla vaccinazione, non ad altro.
Scienziato israeliano dichiara: «Ogni ciclo epidemico dura 70 giorni», ma è notizia vecchia e superata
Ne parlammo infatti il 16 Aprile dell’anno scorso.
Ricordate: l’anno scorso. È cosa assai importante.
Dicemmo che si trattava delle parole di Isaac Ben Israel, matematico e statistico, che ha analizzato la pandemia COVID19 dal punto di vista statistico. Segnatevi queste parole, è importante.
Lo scienziato avrebbe così dimostrato che ogni ciclo epidemico dura 70 giorni. Parliamo di dimostrazioni empiriche, dell’analisi di un fenomeno e non di un approfondimento sui meccanismi dello stesso
A partire dalla sesta settimana – ha aggiunto Ben Israel – l’aumento del numero di pazienti si è ridotto, raggiungendo un picco nella sesta settimana con 700 pazienti al giorno. Da quel momento – ha proseguito – è in calo, e oggi ci sono solo 300 nuovi pazienti. In due settimane si arriverà a zero e non ci saranno più nuovi pazienti
Dichiara lo scienziato parlando di Israele, soggiungendo che i dati sembravano essere simili a quelli del resto del mondo.
Parlammo non a caso di metodo imperfetto.
Né all’epoca, né oggi, lo scienzato non fu in grado di determinare cosa provochi l’esistenza di tale ciclo, o quantomeno riprodurre tale esperienza
“I have no explanation. There are all kinds of speculations. Maybe it’s related to climate, or the virus has a life-span of its own.”
“Non ho spiegazioni. Ci sono molteplici ipotesi. Forse è il clima, o forse il virus ha un ciclo vitale tutto suo”
I virologi presenti temo avranno un po’ da ridire sull’accostamento “virus”–“ciclo vitale”.
Attirandosi quindi le critiche di medici e virologi, come il suo concittadino Gabi Barbash, Primario, direttore e un tempo funzionario per il Ministero della Sanità che, rivendicando il ruolo di medici e ricercatori nell’esame della pandemia di COVID19, sottopose a critica feroce la teoria del ciclo epidemico ricordando che senza le misure di contenimento le vittime sarebbero più gravi.
Gli eventi successivi
Come abbiamo visto, in tutto il mondo si è dimostrato che se coi caldi primaverili e estivi le sindrome influenzali regrediscono, il ritorno dei freddi invernali ha provocato in tutto il mondo una nuova ondata.
Sostanzialmente, come anticipato da Barbarash, a cambiare il risultato non è stato il virus che “gentilmente ha tolto il disturbo” dopo 70 giorni, ma mesi di restrizioni, contenimento e, infine, la vaccinazione.
Proprio la vaccinazione è la grande novità che, in tutti i paesi dove una campagna vaccinale efficace è in corso, sta avvicinando la prospettiva del ritorno alla normalità.
Proprio il 23 Maggio Reuters infatti riporta come Isreale abbia collegato la recente scaletta che porterà all’allentamento delle restrizioni al successo della vaccinazione.
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