Un articolo pubblicato su La Nuova Sardegna riporta un caso di discriminazione razziale avvenuto a Fonni (Nuoro), dove una donna di origini senegalesi è stata scartata da un colloquio per un impiego come cameriera in quanto, secondo la reclutatrice, il suo colore della pelle avrebbe disturbato i clienti.
La vicenda è stata denunciata dal marito su Facebook:
Inizio precisando che fino ad oggi non ho pubblicato mai niente perché preferisco ancora parlare in faccia alla gente. Ma, ahimé, oggi la mia rabbia la debbono conoscere tutti. Sono coniugato con una meravigliosa ragazza di colore appena stata oggetto di una gravissima discriminazione razziale. Contattata da un’amica per un lavoro da cameriera in un matrimonio si è presentata insieme ad altre 49 ragazze dal colore neutro. Come dire, la classica mosca bianca. La professionalità della donna selezionatrice, molto attenta ai particolari, ha fatto in modo che percepisse la pericolosità del diverso ritenendo che la cosa avrebbe potuto turbare la sensibilità degli invitati.
Cara Signora, capisco che la cosa possa sconvolgere il sereno svolgimento di una tale giornata ma avrei voluto che fossero gli stessi festeggiati ad esprimersi in merito, perché lei si è arrogata un diritto che non le appartiene. Sono pienamente cosciente che non sia la sola a vedere il mondo in bianco e nero, ma ciò non la giustifica, anzi, se provasse a guardarsi in faccia, cosa che le consiglio, si sentirebbe fuori luogo, inadeguata al ruolo di mamma, inadeguata a tutto ciò che fa. Lei, qualora non lo avesse ancora capito, rappresenta qualcosa di maleodorante, di maledettamente vecchio ed inutile. Lei e quelli come lei sono esseri inutili per tutta la società che ogni giorno è impegnata a combattere le molteplici discriminazioni senza colore. Lei nella sua immensa ignoranza ha leso la dignità di una persona che neanche conosceva, la stessa che non ha mai perso la fiducia nei suoi simili a prescindere dal colore della pelle.
La denuncia social è stata ripresa dalle agenzie e dai principali quotidiani, specialmente sul piano locale. L’Unione Sarda ha riportato anche una video-intervista alla donna con l’intervento del marito, estratta da un servizio andato in onda sull’emittente locale Videolina. Per il momento non è dato conoscere il nome dell’agenzia reclutatrice del ristorante incriminato, e tanto meno esiste una replica alla denuncia esplosa in questi giorni.
Nell’attesa di un riscontro e di una risposta da parte dell’agenzia, consideriamo questa analisi ancora in corso. Nel frattempo le persone più vicine alla coppia consigliano di procedere con una denuncia. L’articolo è in aggiornamento.
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