Aggiornamento

Scagionato il dirigente accusato di essere un infiltrato: si è costituito l’agente ripreso negli scontri

Si è costituito l’agente ripreso nei video girati in queste ore, accusato di aver picchiato dei manifestanti nelle concitate ore della manifestazione nopass a Roma degenerata negli scontri alla CGIL.

Le immagini avevano dato adito ad una serie di indiscrezioni e rivolte social: inizialmente il soggetto ritratto nelle foto era stato “identificato a mezzo Social” in un dirigente della Polizia di Stato, in una sorta di moltiplicazione delle sue apparizioni e l’attribuzione allo stesso di diverse azioni in diverse parti della città.

A nulla è servita una smentita della Questura sul “mistero dell’infiltrato”: semplicemente il dirigente accusato di essere un infiltrato non era lì, e a meno che di attribuirgli facoltà di bilocazione, non poteva esservi.

Pertanto, nella giornata del dieci la Questura aveva inizialmente smentito, aspettando risvolti che sarebbero arrivati solo in serata.

Pietra tombale sulla questione la pone una nota della Questura di Roma

Dopo gli scontri con i no Green pass a Roma di sabato scorso, “questa mattina si è spontaneamente presentato in Questura il poliziotto ripreso in un video mentre colpisce un manifestante; dello stesso agente sono circolate altre immagini mentre si trova tra i manifestanti a Piazzale Flaminio lo scorso sabato pomeriggio”. Lo sottolinea in una nota la questura di Roma. “Il poliziotto sarà segnalato all’Autorità Giudiziaria che ne valuterà l’operato – informa la nota -. Nella giornata ieri è circolato un post sui canali social che riconduceva tali condotte ad un dirigente della Polizia di Stato, il quale è invece risultato del tutto estraneo ai fatti. L’autore del post è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di diffamazione e calunnia”.

Riassumendo: l’individuo nelle immagini, un diverso agente, si è spontaneamente consegnato alle autorità, e ne sarà valutato l’operato (il presunto “disegno di infiltrazione” non è scenario scontato).

Il dirigente ingiustamente accusato ha già provveduto a denunciare per diffamazione e calunnia l’autore del post in suo danno.

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