Categorie: Satira

SATIRA Perché non bisogna accostare Lercio ai siti bufalari

Non attribuiamo colpe, ma è consuetudine ricevere, tra le tante segnalazioni, alcune notizie pubblicate dal portale satirico Lercio. La comicità dei contenuti si palesa già dal titolo, ma ancora si discute sulla mission delle fictional news e si tende, cadendo in errore, ad accostare Lercio ai siti bufalari per i quali offriamo sempre la nostra opera di debunking e fact-checking.

Wikipedia lo definisce così:

Lercio.it è un sito satirico italiano di fictional news, ovvero false notizie di taglio umoristico, comico e grottesco che fanno il verso agli articoli tipici della stampa sensazionalistica.

Sulla pagina Facebook ufficiale troviamo:

Lercio.it nasce come blog personale di Michele Incollu nel novembre 2012. Dopo poco diventa blog collettivo occupato dai ragazzi di Acido Lattico (ex frequentatori assidui della Palestra di Daniele Luttazzi), collettivo satirico nato qualche anno prima. Nel tempo, Lercio assume le quaranta identità dei suoi autori, tramutandosi in vero e proprio collettivo che produce a getto continuo fictional news, e da oltre due anni promuove la satira su temi come politica, sesso, morte e religione, e irride il cattivo giornalismo che dall’avvento di Internet è sempre più prorompente. Nel 2014 Lercio.it ha vinto il Macchianera Italian Award come “Miglior Sito” e per la migliore battuta.

Perché precisare questo?

In questo articolo di Repubblica si parla del caso di Matteo Ricci Mingani, amministratore delegato della società Edinet che si dichiara non responsabile di ciò che pubblicano Gazzetta della sera, Libero Giornale, News24europa e News24tg, siti di cui afferma di gestire solamente i server. Alla domanda Non pensa che la diffusione di bufale crei dei problemi? Mingani risponde:

Mah, il discorso delle notizie false è una polemica nata solo in questi giorni. Ma su LiberoGiornale.com c’è un disclaimer dove dice chiaramente che è tutto inventato. Del resto anche Lercio, per esempio, fa lo stesso…

Nel tempo emerge sempre di più quanto sia facile e comodo accostare i siti bufalari a Lercio. C’è una sostanziale differenza, invece, che tradisce il differente registro di contenuti. A notarlo non siamo solamente noi debunker, bensì la maggior parte degli utenti che, apprendendo con occhio scaltro le peculiarità dell’uno e dell’altro fenomeno, saprebbero riconoscere da lontano quale sia un titolo bufalaro e quale un titolo satirico. Per semplificare l’analisi è sufficiente prendere alcuni titoli campione: uno per Libero Giornale (sito non più visitabile) e uno per Lercio.

Scegliamo come argomento i Rom e troviamo:

Libero Giornale: Rom scippa anziana, la folla lo blocca e lo lincia. Ricoverato in fin di vita (qui la nostra smentita)

Lercio: Campo rom infestato dal fantasma di Buonanno

Ora, tentiamo con Laura Boldrini, tra i topic più gettonati di sempre :

Libero Giornale: Boldrini: schifata dal risultato del Referendum, lascio la politica, non mi meritate! (qui la nostra smentita)

Lercio: Boldrini: “Necessario educare feti a non prendere a calci le madri”

Nel disclaimer di Libero Giornale si leggeva: Satira e Finzione sono la nostra Missione. La domanda è: i titoli di Libero Giornale facevano ridere? Strappavano anche solo un timido sorriso? Conveniamo che negli ultimi anni la parola “satira” sia stata assediata dal libero arbitrio, dunque che molti autori si siano sentiti di scrivere articoli costruiti sul topic del momento, abbiano inventato notizie prive di fondamento e si fossero beati del disclaimer che in qualche modo “proteggeva” i contenuti creati. No, la satira è qualcosa di diverso e lo sappiamo. Non neghiamo che l’accostamento tra Lercio e i siti bufalari o finto-satirici si sia creato proprio per colpa di questi ultimi. Al loro interno niente veniva esasperato al punto di renderlo inverosimile e divertente.

Ciò che dice Mingani, dunque, non è esatto. È comodo. Lercio è diventato il capro espiatorio dei siti bufalari che si spacciano per satirici. Accostarlo alla fuffa è sbagliato, è mancanza di impegno. Forse distrazione.

“Anche Lercio, per esempio, fa lo stesso… “. No, non è così.

Proprio per questo, quando si tratterà di fare fact checking esclusivamente sugli articoli di Lercio, noi di Bufale faremo uso del tag Satira. Solo per loro, per fugare ogni dubbio e ogni comodità.

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