Sarri paziente zero del Coronavirus per la polmonite beccata in Cina: enorme sciocchezza

di Redazione Bufale |

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Sarri paziente zero del Coronavirus per la polmonite beccata in Cina: enorme sciocchezza Bufale.net

Sta girando da alcune ore una voce assurda a proposito di Sarri paziente zero del Coronavirus. Una testata, che eviteremo di menzionare per non darle ulteriore visibilità, ha pubblicato in queste ore un pezzo per cercare evidentemente qualche click facile. Cosa viene detto nello specifico? L’ipotesi portata avanti è che l’allenatore della Juventus possa essere stato il primo italiano a beccare il virus in occasione del tour bianconero in Cina della scorsa estate. Insomma, contenuti decisamente diversi rispetto a quelli trattati pochi giorni fa, con il siparietto che lo vide protagonista insieme ad un tifoso della Vecchia Signora.

Le voci su Sarri paziente zero del Coronavirus

Tutti ricordano che Sarri è stato costretto a saltare alcune partite ad inizio stagione. Basti pensare al famoso scontro diretto, da grande ex, tra Juventus e Napoli. Il tecnico toscano in quel frangente è stato costretto a restarsene a casa, provando a smaltire la polmonite che lo aveva fortemente debilitato in quel periodo. Ebbene, a distanza di mesi, stanno spuntando tesi incontrollate su Facebook e tramite alcune “improbabili fonti” su cosa sia avvenuto a fine estate.

Il sito di cui vi stavamo parlando, infatti, parla esplicitamente di Sarri paziente zero per il Coronavirus. Certo, ci si limita ad avanzare ipotesi (con una certa convinzione tra le altre cose), ma al contempo si tralasciano altri dettagli. Non ci sono prove empiriche ed inconfutabili, ad esempio, che lo stesso Coronavirus fosse in circolazione a fine luglio. Momento in cui l’allenatore bianconero ha beccato la famosa polmonite.

Allo stesso tempo, così fosse stato, Sarri paziente zero nel caso avrebbe contagiato buona parte del suo staff e probabilmente i giocatori della Juventus, se pensiamo alla facilità con cui si trasmette il Coronavirus. Insomma, tesi che non sta né in cielo, né in terra, in un momento storico già di suo caratterizzato dal forte allarmismo qui in Italia.

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