Se perdi sangue dal naso guarda in alto, ma è una falsa credenza (dannosa)
Sangue dal naso, o epistassi. Sarà capitato a molti e sarà capitato a molti seguire “i consigli della nonna per fermare la perdita di sangue”: premere le narici e sollevare la testa verso l’alto, magari infilandovi del cotone emostatico preso dal suo fornitissimo cassetto delle medicine.
Ci spiace quasi spezzare una delle vostre illusioni, quella basata sulla nonna onnisciente dispensatrice della sapienza popolare: probabilmente in quel momento l’obiettivo della vostra ava non era aiutarvi ma impedirvi di sanguinare sul corredo della dote, senza curarsi troppo del fatto che simili pratiche non aiutano la vostra salute ma aiutano l’igiene della sua casa.
Sangue dal naso: state tenendo la testa dal verso sbagliato
In caso di sangue dal naso andrebbe fatto l’esatto contrario di quanto detto da vostra nonna, e per curiosità abbiamo anche frugato in giro per Internet, che ricordiamo non deve sostituire il medico.
La nonna ci suggeriva di reclinare la testa all’indietro passandoci pezzetti di garza o di cotone emostatico. Internet, luogo in cui se hai un leggero mal di testa il tuo router ti diagnostica l’imminente trapasso, ci ha suggerito di spingere invece la testa in avanti con una leggera o assente pressione sulle nari.
I medici interpellati dal portale Humanitas ci suggeriscono invece di reclinare la testa in avanti e soffiarsi il naso con attenzione (senza quindi usare eccessiva forza, ma neppure astenersi).
Una volta certi di aver espulso eventuali grumi di sangue, si potrà provvedere a comprimere energicamente le narici tra pollice e indice per favorire l’emostasi, ovvero l’interruzione del sanguinamento.
Ovviamente, se l’emorragia non si interrompe in un tempo congruo (dai venti minuti alla mezz’ora circa, nella media), potrete cessare il fai da te e chiedere l’aiuto di un medico.
Cose però che aumentano il tempo di sanguinamento riducendo la guarigione sono tutte quelle che consigliano la nonna antica e la moderna “zia nonna” Internet, zia e nonna di tutto il genere umano.
Reclinare la testa all’indietro comporta far fluire il sangue nelle vie respiratorie o in gola. Usare garze e cotone anche emostatico fuori dal consiglio di un medico comporta il rischio che i coaguli di sangue si formino intorno alle fibre del pezzetto di stoffa, quindi al momento di “cambiare il cotone” succeda la stessa cosa che accade quando avete una ferita con la “crosticina fresca” e ve la strappate perché vi prude: il sangue riprende ad uscire finché non si riforma la crosticina generando un girotondo di stupidità che vi porterà a intasare lo studio del medico.
Le cause
Solitamente dietro una epistassi non c’è molto da dire: tipica causa è l’uso dei bambini (e alcuni adulti) di infilarsi le dita nel naso scavando in cerca di fastidiose caccole specie se refrattarie ad una soffiata di naso, sfregandole sulle pareti nasali, o i climi secchi e freddi che causano screpolamento.
Altre cause possono essere, con l’aumento della sopravvivenza di pazienti con problemi di circolazione un tempo condannati ad una vita ben più breve, il fatto che molti di loro debbano assumere farmaci anticoagulanti che rendono più evidenti minimi sanguinamenti che un tempo il corpo avrebbe gestito.
Anche le riniti ed ogni forma di irritazione possono sfogarsi nella perdita di sangue: un campanello di allarme sono, come in molti casi, le perdite di sangue continue e non attribuibili a cause apparenti.
In questo caso non fa mai male chiedere un parere ad un medico.
Medico che, anche nei casi di epistassi prolungate ancorché non da cause di forte gravità, potrà suggerire se e quando usare garze, pomate o consigliare la cauterizzazione dei capillari.
Tutte cose che, ovviamente, non potete gestire col fai da te.
Foto di Copertina: Woman with nosebleed, Getty Images Signature per Canva
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