Salvini segue Trump e si iscrive a Parler, ma il social sovranista è offline da oggi
Una notizia a dir poco singolare quella che riguarda Salvini, considerando che in questi giorni il leader della Lega aveva deciso di iscriversi a Parler come fatto da Trump, essendo etichettato come social sovranista senza particolari filtri. Avevamo già parlato della decisione del presidente uscente degli Stati Uniti durante lo scorso fine settimana, in seguito al ban di Twitter, ma oggi 11 gennaio occorre prendere atto del suo status “offline”. L’azione dei colossi tech, infatti, ha avuto conseguenze dirette già questo lunedì sulla piattaforma.
Salvini imita Trump iscrivendosi al social Parler: piattaforma offline da oggi 11 gennaio
L’iscrizione di Salvini a Parler era ampiamente verificabile fino a quando il servizio è risultato raggiungibile, così come quella di Trump. In quest’ultimo caso, infatti, anche fonti a lui vicine avevano confermato la decisione di puntare su questo canale per comunicare senza particolari filtri ai sostenitori, in seguito ai fatti di Capitol Hill. Tra le principali caratteristiche di Parler, infatti, avevamo proprio la totale assenza di moderazione sia per i contenuti pubblicati dagli iscritti, sia sui commenti.
Non è un caso che tanti addetti ai lavori in queste settimane lo abbiano ribattezzato “social sovranista“. La conferma su Parler offline, invece, ci arriva direttamente da Wikipedia, considerando che alla voce “status”, troviamo appunto la dicitura che conferma l’impossibilità di raggiungere la piattaforma che è diventata tanto famosa dopo la clamorosa “espulsione” di Trump da Twitter. Lo studio del canale da parte dello staff di Salvini, pertanto, è durato poche ore.
In sostanza, Apple, Google e Amazon hanno deciso di mettere offline Parler, escludendo l’app dai rispettivi store per il mancato filtraggio dei contenuti, di cui vi parlavamo poco fa. Al momento non si hanno comunicazioni da parte dello staff di Salvini e di Trump alla notizia, ma la sensazione è che ci sia poco da fare dopo la mazzata che è stata inflitta al social sovranista oggi 11 gennaio.
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