Salvini sbaglia indirizzo e depone i fiori nel posto sbagliato – accuse infondate al capo della Lega
Ci segnalano i nostri contatti un video virale e diversi articoli online in cui si dichiara, “prove alla mano”, che Salvini sbaglia indirizzo e depone i fiori nel posto sbagliato.
Insomma, Salvini, venuto ad omaggiare la memoria del poliziotto Lino Apicella caduto nell’esercizio del suo dovere, avrebbe deposto i fiori sulla lapide di tale e Don Franco, e tanto basta per rendere Salvini oggetto di dileggio nella Rete.
Dileggio del tutto mal posto: Salvini sbaglia indirizzo e depone i fiori nel posto sbagliato è una fake news, e bene farebbe chi ha postato tale bufala a rettificare.
Partiamo dalle basi: una bella foto di Agosto 2019 del luogo del sinistro, come prelevata da Google Street View
Come si evince dalla foto, nel fatidico incrocio insistono sia il luogo dove l’agente Apicella è stato brutalmente ucciso che la lapide alla memoria di Don Franco.
Prossimità geografica confermata dalle analisi di Open, il quale riposta un video del Corriere del Mezzogiorno dove è possibile, osservando al minuto 0:49, vedere la lapide di Don Franco, danneggiata durante lo scontro che è costato la vita all’Agente Scelto.
Come è anche possibile vedere, nel luogo dove Salvini ha deposto il suo omaggio i segni di gesso dei rilievi e, poco più in là, la Parafarmacia e il centro Fastweb insistenti sul vicino incrocio.
Solo la coincidenza e un destino della sorte infatti ha fatto in modo che la pre-esistente Lapide di Don Franco fosse stata posta nel centro esatto dell’incrocio in cui si è consumata la tragedia, rendendola quindi, nella tradizione che vuole rendersi omaggio alle vittime di tragedie avvenute in una determinata strada sulla strada stessa, luogo di raccolta di fiori e omaggi non solo della precedente vittima, ma della vittima successiva.
Peraltro, se proprio vogliamo dedicare una Notizia principale di Google alla fake news dell’errore (coi fact checking, da Open a noi, solo nei posti dal secondo in giù…)
Dovremmo anche accusare gli agenti di polizia, accorsi l’otto maggio a rendere i loro rispetti sullo Spartitraffico di via Calata di Capodichino, di aver sbagliato il luogo.
Riassumendo: non possiamo attribuire a Salvini alcuna colpa se all’incrocio di via Calata di Capodichino, luogo dove si è consumata la tragedia dell’Agente Scelto Apicella, c’era insistente una precedente lapide.
Né possiamo permettere che si accusi di faziosità o peggio chi fa notare qualcosa che è una semplice coincidenza spaziale.
L’onestà intellettuale è tale quando non guarda al colore politico, ma solo al fatto in se stesso.
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