Di tanto in tanto torna attuale la questione relativa all’approccio avuto dal governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle a proposito dei porti chiusi, soprattutto alla luce di alcune dichiarazioni di Salvini direttamente da Lampedusa. Questione come sempre molto calda, soprattutto a fini di campagna elettorale, che distoglie lo sguardo da alcune prese di posizione da parte del Segretario leghista sulla vicenda dei Carabinieri di Piacenza. Argomento, quest’ultimo, trattato proprio nella giornata di ieri.
Dopo aver ripreso nel corso di una diretta Facebook lo sbarco di alcuni clandestini a Lampedusa, Salvini ha anche promesso che con lui al governo si tornerà ai porti chiusi, nel tentativo di salvaguardare gli interessi degli abitanti dell’isola, e più in generale quelli degli italiani. Trovate le sue parole nel video che abbiamo collocato a fine articolo, mentre occorre precisare ancora una volta la questione relativa a porti aperti e chiusi.
In particolare, quando Salvini era Ministro dell’Interno i porti erano aperti o chiusi? A tal proposito, va citato un articolo di Il Fatto Quotidiano dell’anno scorso. Secondo la fonte, che cita a sua volta i numeri forniti dall’Istituto per gli studi di politica internazionale, in due circostanze nel 2018 le imbarcazioni sono sbarcate in Italia, due in Spagna e sei a Malta. La situazione, però, è peggiorata nel 2019, anche prima della caduta del governo gialloverde.
Prima della crisi di governo, infatti, 11 sbarchi di clandestini su 15 sono avvenuti in Italia, nonostante il Ministro dell’Interno fosse proprio Salvini. I porti, dunque, non sono mai stati realmente chiusi nemmeno con lui. Vi lasciamo, pertanto, al video che ci mostra quanto dichiarato da Salvini nel momento in cui ha ripreso con lo smartphone uno sbarco in diretta dal Lampedusa di presunti clandestini, con alcune sue dichiarazioni da confrontare coi numeri riportati in precedenza.
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