Salvini dice di non essere Mussolini, ira nelle reazioni dei ‘nostalgici’ dopo l’udienza
Ha fatto rumore l’udienza di Salvini a Cagliari, nel procedimento contro la persona accusata di averlo diffamato e minacciato. Tutto nasce dal paragone avanzato dall’uomo nei confronti del leader della Lega, accostato a Benito Mussolini. Tema, tra le altre cose, che abbiamo avuto modo di analizzare in questi mesi anche in altri frangenti e che oggi 1 marzo è tornato attuale in Italia. Proviamo dunque a ricostruire quanto avvenuto in giornata.
Salvini prende le distanze da Mussolini: qualcuno la prende male
La vicenda è stata esaminata anche da La Nuova Sardegna, evidenziando il fatto che Salvini abbia rilasciato una dichiarazione molto precisa durante il processo scaturito dal volantino diffuso a Cagliari in occasione di una manifestazione della Lega. Per la cronaca, i fatti risalgono al 26 settembre 2017 ed il documento in questione inneggiava a piazzale Loreto. Sul tema, l’ex Ministro dell’Interno ha voluto chiarire alcuni concetti:
“Non sono Mussolini e l’accostamento della mia persona a Mussolini è diffamatorio. L’accostamento a piazzale Loreto e ai gerarchi fascisti io l’ho percepito come una minaccia. Non sono un gerarca fascista ed essere trattato alla stregua è una lesione della mia immagine”.
Sui social, in particolare su Facebook, non sono tardate le reazioni. Qualcuno potrebbe pensare che, nel 2021, siano apprezzabili le precisazioni da parte del leader del primo partito italiano secondo i sondaggi. Le cose non stanno così, al punto che i nostalgici del Ventennio non hanno gradito le distanze prese da Salvini verso Mussolini ed il Fascismo:
“Sicuramente no!!!!perché tu non ai pallle, Mussolini ne aveva quattro”;
“Signori si nasce.. ma la democrazia sinistrata non ha limiti.. Loro offendo, appendono, fucilano senza pensare che oltre loro esiste una democrazia libera fatta di pensieri diversi dai loro. Quindi penso che in questo caso la dittatura sia la loro. Salvatevi”.
Molti altri commenti di sostenitori di Mussolini sono ancora più duri per Salvini. Di sicuro, ora abbiamo un quadro più chiaro sul modo in cui siano state accolte in queste ore le parole del Segretario della Lega durante il processo che si è tenuto a Cagliari.
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