Salvini attaccato da Renzi sui Mondiali 2006 per aver gufato l’Italia: “Meglio Para-guay che para-culi”
La polemica del giorno oggi 9 luglio vede protagonisti Renzi e Salvini, considerando il fatto che poco fa l’ex Premier ha pubblicato un post inerente l’intervista che l’attuale Ministro dell’Interno avrebbe rilasciato in occasione della vigilia della Finale dei Mondiali nel 2006, poco prima che l’Italia affrontasse la Francia. Una questione che in qualche modo dà continuità allo scontro sul tema Olimpiadi a Roma, qualche anno fa bocciate dallo stesso Salvini come abbiamo riportato con un articolo specifico pochi giorni fa.
Come sono andate precisamente le cose? Dall’immagine che potete osservare ad inizio articolo, noterete un’intervista citata da Renzi e rilasciata da Salvini al Corriere della Sera il 9 luglio del 2006, poco prima che l’Italia diventasse campione del mondo in Germania. Parole esplicite quelle dell’attuale Ministro, che in quel periodo portava avanti politiche assai geolocalizzate a differenza di quanto sta avvenendo in questi mesi. Nella stessa intervista, addirittura il tricolore viene visto come simbolo di oppressione.
Ora, con la nostra ricerca abbiamo trovato l’intervista originale di Salvini, senza dimenticare che ci sono due documenti da prendere in esame. Il primo lo ha portato alla luce proprio il Corriere della Sera lo scorso anno, facendo riferimento al fatto che nel 2006 quello che oggi è il leader indiscusso della Lega tifasse in modo tutt’altro che nascosto per la Germania. Preferenze che cozzano con gli slogano attuali, in stile “Prima gli italiani” a detta della testata in questione.
Un altro indizio, poi, ci arriva da un post Facebook dello stesso Salvini che ancora oggi risulta raggiungibile online e che risale al 2010. Il contesto è quello del Mondiale sudafricano e alla prima partita che vide protagonista l’Italia di Lippi contro il Paraguay. Gli azzurri pareggiarono per 1-1, ma qui di seguito abbiamo le prove sul fatto che Salvini abbia esultato nel momento in cui i nostri avversari andarono in vantaggio, confermando indirettamente le tesi portate avanti da Renzi in giornata.
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