Salvini ad Andria invita i residenti a far cadere l’acqua addosso ai contestatori, poi precisa e riattacca
Non ha trovato un clima amichevole Salvini ad Andria, in occasione di uno dei primi appuntamenti in Puglia che lo vede e vedrà parlare tra la gente in vista della tornata elettorale in Regione. Dopo le polemiche sollevate da alcune sue dichiarazioni a proposito dell’utilizzo della mascherina, come riportato ieri, ha preso piede sui social una serie di meme che riportano le sue frasi pronunciate durante il comizio. Al di là delle solite uscite sugli immigrati, il leader della Lega ha dovuto fare i conti anche con diversi contestatori.
La battuta di Salvini ad Andria sui contestatori
Per tutta la durata del comizio, Salvini ad Andria è stato costretto a ribattere colpo su colpo ai cori dei contestatori. Dapprima li ha chiamati tutti “figli di papà”, per poi invitarli ad ospitare a proprie spese dieci migranti a testa. Successivamente ha aggiunto che per il loro atteggiamento meritino Azzolina come Ministro dell’Istruzione. Infine, nello scorcio finale del suo intervento, ha invitato con una battuta i residenti che si trovavano nei piani superiori della palazzina a pochi metri da lui a far cadere dell’acqua giù.
Chiaro il riferimento ai contestatori, al punto che Salvini si è reso conto immediatamente di quanto affermato precisando che si trattasse di una battuta. Poi, però, il numero uno del Carroccio è tornato nuovamente all’attacco, ricordando ai presenti quanto sia sinonimo di scarsa educazione il fatto di recarsi in una piazza per urlare “scemo”. E qui, di nuovo, la menzione di sua figlia di 7 anni.
In ogni caso, per renderci conto di quanto avvenuto con Salvini ad Andria e la relativa contestazione, vi lasciamo al video che segue, utile per ottenere una ricostruzione più precisa dei cori diretti al Segretario della Lega e del modo in cui quest’ultimo ha risposto di volta in volta ai suoi detrattori.
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