Precisazioni

Salvini accusato di violare il silenzio elettorale per le elezioni europee 2019: alcuni chiarimenti

Sta tenendo banco in queste ore la questione relativa al silenzio elettorale imposto a tutti tra oggi e domani 26 maggio, in vista delle elezioni europee 2019, con inevitabile coinvolgimento per Matteo Salvini. In giornata, infatti, il Ministro degli Interni è stato senza ombra di dubbio uno dei personaggi politici più attivi sui social, al netto del fatto che il suo ministero sia appunto il garante dei corretti comportamenti da parte di tutte le parti in causa per la tornata elettorale. A conti fatti, sui social l’iniziativa riguardante l’immagine del profilo di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa non è stata l’ultima in ordine di tempo.

Svariati, nella giornata di sabato, i post sulla sua pagina Facebook e Twitter, con ospitate in TV, bilanci di quanto fatto negli ultimi mesi e slogan. Il tutto, condito con l’invito per tutti a votare Lega in occasione delle elezioni europee 2019. La domanda che tutti si pongo è se Salvini stia volando la legge sul silenzio elettorale adottando un approccio di questo tipo? Questione complessa, considerando l’intreccio sempre più forte tra la propaganda politica e l’utilizzo dei social.

Senza girarci troppo intorno, come evidenzia TPI, incitando il voto alla Lega su Facebook lo stesso Salvini oggi 25 maggio non sta infrangendo alcuna normativa. Del resto, la legge 212 risale al 1956 e chiaramente non può tener conto degli attuali strumenti di comunicazione. Potete consultarla più da vicino, tramite l’apposita pagina, senza individuare riferimenti in merito. Tuttavia, occorre evidenziare anche una recente mossa da parte di AGCOM, che ha cercato di porre un limite all’utilizzo dei social durante le ore del silenzio elettorale.

Si parla nel dettaglio di “garantire una effettiva tutela dell’elettore e, come tali, validi per ogni mezzo di diffusione“. Non si menzionano esplicitamente i social, ma qui il loro coinvolgimento generico è fuori discussione. Al momento, la nota AGCOM non forza la legge, quindi se da un lato il buon senso imporrebbe il silenzio elettorale a tutti, Salvini compreso, allo stesso tempo con le attuali normative non si sta violando la legge.

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