I nostri lettori ci chiedono di verificare quanto riportato da Agi ieri, 25 ottobre. La notizia riguarda un deputato del Movimento 5 Stelle che avrebbe presentato un’interrogazione a Mario Draghi per chiedere al premier di impegnarsi a non modificare il palinsesto RAI. Da tempo, infatti, si parla di un cambio di orario per Un Posto Al Sole, che quest’anno ha spento 25 candeline.
Luigi Iovino, questo il nome del deputato, nella sua interrogazione scrive:
La Rai non è un’azienda privata- e non può non tener conto del gradimento di tantissimi spettatori fidelizzati alla fiction, né si può rischiare di minare una produzione che da oltre un quarto di secolo rappresenta uno zoccolo duro nel palinsesto di Rai 3, per sostituirla con un talk il cui gradimento non è affatto scontato. Sostengo pienamente la linea portata avanti in questi giorni dalle sigle sindacali secondo cui un’eventuale crisi della fiction rischierebbe di assestare un colpo fatale agli studi Rai di viale Marconi, senza dimenticare quanto, in termini di immagine, ‘Un posto al sole’ impatti da anni positivamente sull’indotto locale, rilanciando il ‘prodotto Napoli’ in termini di attrattività turistica. Elementi di cui il consiglio di amministrazione della Rai non può assolutamente non tenerne conto.
Ovviamente non mancano le polemiche, e Il Fatto Quotidiano ricorda che l’argomento arriverà al Consiglio di Amministrazione domani, 27 ottobre. Le testate nazionali, tuttavia, fanno riferimento ad Agi come fonte della notizia e sul sito istituzionale della Camera non c’è alcuna traccia dell’interrogazione di Iovino. Il deputato, inoltre, sui social non fa alcun riferimento all’appello.
La notizia, dunque, trova riscontro sulle testate nazionali ma siamo in attesa di un riscontro canali istituzionali.
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