Un politico fortemente attivo sui social riceve sicuramente tante segnalazioni. Giovanni Barbagallo, consigliere comunale della Lega a Giarre (Catania), è sicuramente uno di questi. Classe 1992, Barbagallo è noto ai nostri archivi (alcuni esempi) in quanto è solito postare contenuti senza fonti, e nel peggiore dei casi disinformativi. Citiamo, ad esempio, l’episodio in cui postò il video di una rivolta in Sudafrica da parte di alcuni cittadini che non approvavano una sentenza. Sulla sua bacheca, però, scrisse che si trattava di tafferugli all’interno del Cara di Mineo. Ne avevamo parlato in questo articolo.
Nelle ultime ore Barbagallo ha pubblicato la foto di un ragazzo di colore immortalato all’interno di un autobus sdraiato sul pavimento:
ROMA – Immigrato si sdraia sull’autobus e i passeggerei assistono sconvolti.
Nella capitale ormai accade di tutto!
Barbagallo sostiene che lo scatto è stato effettuato a Roma, ma non contestualizza l’immagine. Non riporta, per esempio, su quale linea, in quale giorno e in quali circostanze si sia verificato l’episodio, né se l’individuo sia stato sanzionato o tradotto fuori dall’autobus. Ciò che vediamo è un uomo sdraiato sul pavimento e non sappiamo se si trovasse in quella posizione a seguito di un malore, di una caduta o se fosse in stato di ebbrezza. Non conosciamo, ancora, chi abbia scattato l’immagine.
Ciò che vediamo è la classica immagine senza informazioni (ne abbiamo parlato in questo articolo), una consuetudine della strategia acchiappalike di molti utenti messa in atto per stimolare reazioni negative anziché argomentazioni. Giovanni Barbagallo non è nuovo a questo genere di post e anche a questo giro dobbiamo usare il tag “nessuna fonte”, perché né lui né i suoi lettori sono a conoscenza delle circostanze dell’immagine.
La nostra non è una smentita né una conferma: con questa analisi vogliamo sottolineare, semplicemente, che un’immagine con una semplice didascalia non è un’informazione, e la rabbia suscitata da questo genere di post risponde soltanto a una facciata, non a un dato oggettivo.
Il nostro staff è stato contattato da Giovanni Barbagallo, fonte della nostra analisi, che ci indica l’origine della notizia. Si tratta di un post pubblicato da Maurizio Politi, consigliere di Roma Capitale e Vice Presidente della Commissione Commercio, nonché Capogruppo in Assemblea Capitolina del gruppo Lega – Noi con Salvini. Il suo post risale alle 17:43 di ieri, martedì 13 novembre, e alla stessa immagine ripresa da Barbagallo si accompagna una lunga didascalia:
Accade a Roma e guardando questa foto, sono tante le reazioni che suscita.
La rabbia verso tutte quelle persone che ammantate della loro ipocrisia e buonismo, hanno raccontato favole a questi uomini.
Il disagio che queste persone vivono e fanno vivere a chi è costretto a subire ciò sugli autobus.
La paura che tanti uomini e donne, soprattutto le seconde, sono costrette a provare la sera se decidono di prendere un mezzo pubblico.
Il dispiacere di sapere, con razionalità, che continuare a raccontarci che possiamo aiutare tutti è una bugia. Che affrontare il disagio, economico e sociale, che tanti italiani vivono, dovrebbe essere la priorità.Agevolare i rimpatri di queste persone è un’emergenza non più procrastinabile. I problemi delle periferie delle grandi città stanno esplodendo. Saranno una bomba sociale difficile da gestire. Una bomba che travolgerà, ed in parte ha già travolto, la vecchia classe politica.
Spesso parlando con queste persone, molte di loro ti raccontano che vorrebbero tornare nel proprio paese, che non si aspettavano che qui avrebbero vissuto così.
Purtroppo in quell’immenso connubio criminale degli scafisti che si appoggiano alle presunte associazioni umanitarie, hanno pagato migliaia di dollari per il viaggio e ora provano vergogna nel tornare al proprio paese a mani vuote.
Stanno qui, con il beneplacito di una certa politica. Stanno qui, vivono come reietti, non hanno nulla da perdere, spesso delinquono e non hanno alcun futuro.In questa foto credo ci sia tutto il fallimento della sinistra e della finta solidarietà. Ora con i porti aperti si ricomincia. Aumentano i morti in mare e aumentano i disperati nelle città.
Questo non è essere buoni ma stupidi e, spesso, anche in malafede.
Quella di Politi è una dura condanna alla politica dell’immigrazione, che secondo il suo pensiero sarebbe la causa della grande illusione di un popolo che fugge in Italia per poi vivere di stenti. Soprattutto, Politi scrive: “Accade a Roma e guardando questa foto, sono tante le reazioni che suscita”, ma in tutto il post non viene indicata, nuovamente, la circostanza in cui è stato catturato lo scatto. Non viene reso noto nemmeno se contro l’uomo immortalato sia stato preso qualche provvedimento.
L’immagine resta un dato senza fonte, privo di circostanze. Lo scatto è autentico, ma altri dettagli non sono noti.
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