Il triste risveglio di oggi è dovuto alla notizia pubblicata di un carabiniere morto a Roma, intorno alle 4 di questa notte, dopo aver tentato di arrestare due malviventi in via Pietro Cossa. Il militare è stato ucciso da uno dei due che gli ha inferto 7 coltellate, una delle quali lo ha colpito al cuore.
Pochi istanti prima una donna era stata derubata nel quartiere Prati e per rientrare in possesso dei suoi averi aveva telefonato al suo stesso numero, al quale avevano risposto i due ladri che le avevano fissato un incontro per un probabile “cavallo di ritorno”, che nel linguaggio giuridico indica una manovra di estorsione. La donna, dunque, aveva allertato i carabinieri che avevano deciso di presentarsi sul luogo nel quale era stato fissato l’incontro, in via Pietro Cossa.
Intorno alle 3 di questa notte un gruppo di militari della Stazione di piazza Farnese, dunque, si erano presentati sul posto e avevano tentato di bloccare i ladri. Tra gli agenti c’era anche Mario Rega Cerciello, vice brigadiere di 35 anni e sposato da appena un mese.
Mentre i militari tentavano di bloccare i due delinquenti, che portavano con sé una borsa sospetta, uno dei due ha estratto un coltello e ha pugnalato il vice brigadiere Cerciello 7 volte, una delle quali lo ha raggiunto al cuore. In questo modo i due balordi hanno conquistato una fuga mentre Cerciello veniva trasportato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito. Dopo i primi tentativi di rianimazione, Cerciello è deceduto intorno alle 4.
Secondo le prime ricostruzioni si tratta di due uomini alti circa 1 metro e 80. Uno di essi indossa una felpa nera, l’altro una felpa viola, e ancora uno dei due avrebbe le mèches ai capelli. L’Adnkronos, Il Messaggero e Repubblica parlano di due nordafricani e La Stampa parla di probabile connessione dei due aggressori con il furto segnalato dalla donna derubata pochi istanti prima (le indagini sono in corso e la connessione tra i due episodi è in fase di accertamento). Ansa, allo stesso modo, parla di due uomini “considerati responsabili di furto e estorsione”, ma la responsabilità dell’assassino e del suo complice per il furto segnalato dalla donna è ancora in fase di accertamento.
Nel mentre, gli investigatori stanno raccogliendo tutte le immagini dai sistemi di videosorveglianza della zona. L’articolo è in aggiornamento.
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