Ritirato l’avviso pubblico per 15 esperti a titolo gratuito al MIUR: si chiude in pochi giorni, dall 20 al 22 Marzo, una vicenda che parla del lavoro e del suo rispetto.
Comincia tutto infatti un po’ prima, con la pubblicazione di un bando di concorso datato 7 Marzo 2023 i cui contenuti vengono criticati dalla stampa in questi giorni.
Il bando di concorso riporta infatti espressamente la richiesta di quindici esperti “ad elevata specializzazione” ma anche a titolo gratuito.
Si sa, la professionalità ha un costo, e specialmente una pubblica amministrazione che chiede sia l’elevata specializzazione che le professionalità suddette gratis fa storcere il naso.
Lo farebbe anche se si trattasse di un prediciottesimo un po’ coatto dove i genitori chiedono il DJ “Gratis che ti fai visibilità”, figurarsi il MIUR.
“Purtroppo non è la prima volta che la Pubblica amministrazione sfrutta il lavoro qualificato, e temo che non sarà l’ultima. In questo caso è anche paradossale parlare di un compenso equo, il compenso è proprio assente. A dare il buon esempio dovrebbe essere proprio la Pubblica amministrazione, e questo bando dimostra che così non è. Come pensa il Governo di tutelare i professionisti rispetto ai cosiddetti clienti forti se il primo cliente forte che sfrutta il lavoro è proprio lo Stato? Il Colap continuerà a vigilare e a segnalare ogni bando a titolo gratuito indetto dalla Pa a tutela di tutti i professionisti”
Aveva commentato ai microfoni del Sole 24 Ore la presidente del Colap (Coordinamento libere Associazioni professionali) Emiliana Alessandrucci.
Non si tratta di un commesso equo, ma proprio assente.
Fortunatamente, tutto è bene quel che finisce bene: arriviamo alla comunicazione ministeriale del 21 Marzo
Il Ministero dell’Università e della Ricerca comunica che l’Avviso pubblico “per la selezione, ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, di numero 15 esperti da inserire nel Nucleo di Coordinamento delle attività di analisi, di studio e di ricerca (N.C.A.R.) del MUR” è stato ritirato a causa di un errore tecnico nella sua stesura. Il contenuto e i termini dell’avviso pubblico non rispecchiano la volontà e il modo di procedere del Ministero, che considera il lavoro comunque configurato un valore cui deve corrispondere sempre un’adeguata retribuzione.
L’Avviso Pubblico è stato quindi ritirato, come si conviene che sia.
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