Ritirati i libri porno dati ai bambini: dalle allusioni di Pillon sul decreto Zan ai contenuti dei testi
Sta sollevando un polverone la storia dei cosiddetti “libri porno” consegnati ad alcuni bambini in una scuola del Lazio, con tanto di critiche giunte da Pillon della Lega corredate da alcune allusioni al decreto Zan. Precisiamo da subito che l’esponente del Carroccio non abbia menzionato in modo diretto la proposta di legge che, tra le altre cose, prevede pene più dure per chi si macchia di reati legati alla discriminazione sessuale, anche se l’approccio alla notizia appare a dir poco esplicito. Il tutto, a pochi giorni di distanza da un’altra polemica.
Cosa sappiamo sui libri porno e che ne pensa Pillon sul Decreto Zan
Nello specifico, il post Facebook di Pillon esordisce così: “Volete avere un’idea di cosa potrebbe accadere nelle scuole? Ecco quanto accaduto nei giorni scorsi a Fiumicino, comune amministrato dal PD Esterino Montino, marito della senatrice Cirinnà“. Come accennato, l’esponente politico della Lega non ha menzionato il Decreto Zan, ma il rimando appare evidente a tutti. Anche nei commenti, considerando la battaglia portata avanti giorno dopo giorno dal diretto interessato contro la legge.
Detto questo questo, la vicenda dei “libri porno” arriva da Fiumicino, per la precisione dalla scuola di Via Coni Zugna. I testi sono stati immediatamente ritirati, con le scuse da parte dell’amministrazione locale, anche se non mancano le testimonianze che gettano acqua sul fuoco. Immagini al suo interno sì eccessive per bambini, ma non nelle modalità di cui si parla in queste ore. A seguire, un feedback che ci riporta altra versione dei fatti:
“Calma calma calma. Facciamo chiarezza perché la cosa riguarda anche mio figlio. Che purtroppo non è alle elementari ma alla materna, quindi peggio ancora se vogliamo. Sono stati dati questi libri ai bambini, di vario tipo e sigillati, a tema artistico. Non tutti avevamo contenuti espliciti e erotici, quello dato a mio figlio aveva immagini però abbastanza inquietanti per un bambino di 5 anni. Resta da capire chi ha pensato e organizzato la distribuzione di questo materiale senza neanche prendersi la briga di visionarlo. Ma onestamente non ne farei un caso“.
Vicenda trattata in queste ore anche da Il Faro. Di sicuro, si parlerà ancora dei presunti libri porno, ma anche delle allusioni di Pillon sul decreto Zan in un contesto di questo tipo oggi 23 aprile.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.