Rispondiamo a ByoBlu su Ospedale Sant’Eugenio di Roma e focolaio con operatori vaccinati
Abbiamo appreso, con stupore, di essere finiti al centro di un servizio mandato in onda durante un recente TG di ByoBlu, in quanto rei di aver preso un granchio sul caso dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma. Ci si riferisce, chiaramente, all’articolo che abbiamo pubblicato lo scorso fine settimana sul nostro sito, in quanto girava voce che alcuni reparti della struttura fossero stati chiusi per un focolaio generato da operatori vaccinati.
Come ci capita (quasi sempre), abbiamo evitato di citare la fonte che a nostro avviso stava facendo disinformazione, considerando il fatto che cerchiamo il più delle volte di non screditare in modo palese il lavoro altrui. Lo stesso è avvenuto alcuni giorni fa con le notizie che stavano arrivando da Roma. Paradossalmente, la nostra frecciata non riguardava ByoBlu, avendo letto titoli poco idonei alla situazione su altre testate. Infatti, non abbiamo mai citato la testata nel nostro pezzo.
La ricostruzione sul caso dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma fornita da ByoBlu
Andiamo per gradi. Alcune testate, tra cui anche ByoBlu, giorni fa hanno riportato notizie secondo cui il focolaio “scoppiato” all’interno dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma sarebbe stato originato da operatori sanitari con doppia dose del vaccino contro il Covid. Discorso, tra le altre cose, fine a sé stesso: con la variante Delta, infatti, tutti sanno che i vaccinati hanno maggiori probabilità di infettarsi rispetto a quanto avveniva in passato e, raramente, di contagiare.
Su quel “raramente” potremmo scrivere libri, visto che le dichiarazioni di fine luglio rilasciate da Fauci sull’argomento, puntualmente, vengono riportate parzialmente per minimizzare l’importanza del vaccino sulla diffusione del virus. Tema che, inevitabilmente, ha una sua rilevanza anche con il caso del focolaio registrato nell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma.
Il problema nasce nel momento in cui, in queste ore, ByoBlu afferma che Bufale abbia preso un granchio citando ANSA (ripetiamo se non fosse chiaro, ANSA), che a sua volta domenica scorsa ha riportato fedelmente un comunicato diramato dall’ospedale in questione. Ebbene, la reazione di ByoBlu non si è fatta attendere, con tanto di attacco nei confronti di Bufale durante un’edizione del TG che trovate su YouTube. Ancora, nel servizio del TG si sostiene che Repubblica abbia dato ragione a ByoBlu. Ma cosa dice Repubblica?
“Confermati 6 contagi tra gli operatori sanitari e altri 4 o 5 tra i ricoverati dopo il focolaio che si è sviluppato la scorsa settimana con il paziente falso negativo che si è presentato al Pronto soccorso della struttura all’Eur”.
Morale della favola? I fatti che vengono citati da ByoBlu tramite Repubblica sono successivi a quelli che abbiamo riportato noi. Anzi, Repubblica dà ragione paradossalmente a Bufale, perché riconosce che il focolaio sia partito da un paziente. Tra l’altro falso negativo. Detto questo, gli eventi successivi all’articolo e alla smentita ANSA non sono sotto la copertura del nostro pezzo che viene citato da ByoBlu, con granchi annessi.
Versione, quella che vi stiamo riportando, confermata anche dal Corriere poco fa. Curioso, poi, che ByoBlu citi Repubblica, scavalcando ANSA, pur di ottenere consensi. La stessa testata attaccata più volte in passato, al punto da prendere le difese di Sara Cunial. Insomma, testate che diventano autorevoli a seconda dei contenuti pubblicati. La questione del focolaio scoppiato all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma dovrebbe essere più chiara a tutti adesso. Forse anche a ByoBlu.
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