Rimosso da Twitter un account fake ANTIFA creato dall’estrema Destra: Trump e la Lega ci sono cascati
Una vicenda decisamente singolare, che dimostra la superficialità con cui a volte alcuni account di partiti politici e leader siano gestiti, come si può notare a proposito della storia degli ANTIFA. Nei giorni scorsi avrete sicuramente seguito la vicenda che ha visto il Presidente degli Stati Uniti scagliarsi contro questa organizzazione, al punto da definirla “terrorista”. Ne abbiamo parlato anche noi, evidenziando come gli antifascisti americani siano eterogenei e che una generalizzazione di quel tipo non fosse adeguata. Oggi, però, arriva un ulteriore colpo di scena.
La verità sull’account ANTIFA preso di mira da Trump e dalla Lega
Twitter, a quanto pare, ha deciso di rimuovere l’account ANTIFA denunciato da Trump per i suoi contenuti violenti. Apparentemente un successo per il Presidente degli Stati Uniti. E se vogliamo anche per la Lega qui in Italia, che aveva deciso di ri-twittare il suo post, dopo aver apprezzato con il cuoricino. Poi la sorpresa per tutti coloro che hanno dato vita a questa battaglia social, in seguito agli scontri che si stanno verificando negli Stati Uniti per la questione razziale.
Una presa di posizione sulla vicenda è arrivata dalla CNN, il cui approfondimento sull’account ANTIFA eliminato da Twitter ci consente di archiviare una volta per tutte questa storia. Infatti, lo studio dimostra che dietro l’utenza in questione, appena rimossa, ci fossero suprematisti e nazisti. Questione evidentemente ignorata da Trump e di riflesso anche dalla Lega.
Sostanzialmente, quanto accaduto su Twitter con l’account fake ANTIFA appena rimosso evidenzia un trend che si sta creando anche tra le strade. Non sono isolate, infatti, le denunce riguardanti la presenza dei cosiddetti suprematisti bianchi tra coloro che protestano, con il chiaro intento di gettare benzina sul fuoco, a proposito delle le tensioni negli Stati Uniti. Si presentano come attivisti di sinistra, ma in realtà resta l’etichetta neonazista. Oltre alla Lega, ci è cascato anche il figlio di Trump.
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