Una mole di lavoro per certi versi incredibile, quella alla quale abbiamo assistito in questi mesi per quanto concerne la questione dei contenuti sul vaccino AstraZeneca e sui suoi effetti collaterali. Anche se il discorso andrebbe esteso più in generale al Covid e ai vari rimedi che sono in via di somministrazione in questi mesi. Questo l’esito di uno studio reso pubblico da Facebook oggi 22 marzo che dovrebbe far riflettere tutti noi, a partire da chi ci ha condotti al risultato di un recente sondaggio da noi preso in esame nei giorni scorsi.
Non parliamo per sentito dire. I numeri trapelati quest’oggi sono enormi e ci parlando di 12 milioni di contenuti che in questi mesi Facebook ha dovuto rimuovere, in quanto hanno veicolato cattiva informazione sul Covid. Più nello specifico, però, si finisce inevitabilmente a parlare di vaccino AstraZeneca, effetti collaterali del prodotto, fino ad arrivare anche agli altri marchi che hanno provato a dare un contributo nella lotta alla pandemia e al virus. Un passaggio del report è particolarmente interessante:
“Dall’inizio della pandemia, abbiamo utilizzato i nostri sistemi di intelligenza artificiale per rimuovere il materiale relativo a COVID-19 che gli esperti sanitari globali hanno contrassegnato come disinformazione e quindi rilevare le copie quando qualcuno cerca di condividerle. Di conseguenza, abbiamo rimosso più di 12 milioni di contenuti su COVID-19 e vaccini“.
Questo è solo uno scorcio dello studio che pubblicato ufficialmente da Facebook in queste ore, tramite un post nel blog aziendale. Il percorso della piattaforma va avanti sotto questo punto di vista, cercando di puntare tutto su progetti come COVID-19 Information Center, Climate Science Information Center o US 2020 Voting Information Center, etichette che lo staff sta iniziando ad allegare a determinati post quando veicolano informazioni affidabili di esperti.
Anche questo, infatti, dovrebbe far abbassare la disinformazione sul Covid, sul vaccino Astrazeneca, quello dei competitor e dei relativi effetti collaterali. Vedremo i numeri coi prossimi studi che verranno pubblicati dal team.
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