Retrogame moderni dal sapore vintage che potete comprare oggi
Parlare di retrogame moderni dal sapore vintage che potete comprare oggi a da contraltare all’articolo di cui abbiamo parlato la settimana scorsa, nonché agli articoli sulle soluzioni emulative.
Perché diciamolo: avete costruito il vostro Commodore 64 da zero, dopo aver comprato o assemblato diversi retrocomputer o pasticciato con RetroArch o una miniconsole che lo supporti ci sta voler comprare qualche gioco nuovo di pacca. Di alcuni ne abbiamo anche parlato in passato, di altri ne parleremo qui.
Perché esiste un ricco mercato di giochi creati e congegnati per coonsole ormai non più in commercio, per tutta una serie di ragioni. Ad esempio un mercato di retrocollezionisti, o legato alla moda delle “console mini” che riaccendono la passione per il passato.
O lo scontrarsi contro i limiti delle console di generazioni ormai passate come mezzo per provare i propri limiti. Perché tutti siamo bravi nel creare una storia con giga di filmati, ma la bravura è contenersi in un floppy da 360K, in una cartuccia da un megabyte o anche nei 32Mb di una cartuccia per GameBoy Advance.
Apeshit: il gioco col controller intorno
Vi ho parlato in passato di come per il Commodore 64 avere un joystick a due tasti fu una enorme e mai usata rivoluzione. E se vi dicessi che uno con meno tasti ancora potrebbe esserlo?
Apeshit, gioco di parole tra “impazzire” e “escrementi di scimmia” è un gioco moderno per Commodore prodotto da Megastyle intorno al “SIBUGA controller”.
In un mondo dove i primi joystick della storia nascono da una leva ed un bottone, SIBUGA toglie la leva per darti solo un bottoncino da premere.
Il risultato? Una intrigante “demastered”, versione semplificata di giochi come Ninjump per Android, dove una scimmietta deve saltare da un lato all’altro del monitor per raccogliere banane.
Ovvamente, l’intero gioco è un po’ uno spot per il SIBUGA, ma puoi giocarlo col joystick che hai, ignorando la leva, o costruirti un tuo SIBUGA: come è noto, i Commodore 64 prevedevano nel loro manuale il pinout per costruire i tuoi accessori.
E non è il gioco più bizzarro prodotto da Megastyle
Mancave: le bizzarre avventure di un anziano
Mancave, con tanto di emulazione di cassettina per Commodore con un arrangiamento a tre voci di “I Need a Hero” di Bonnie Tyler è la storia di un anziano padre di famiglia nella sua “Mancave”, la “stanzetta da uomo” dove i padri americani da sitcom tengono i loro hobby lontani dalle mogli.
Hobby che lo costringono a scorrazzare per diversi piani, un po’ come in Mario Bros., per raccattare riviste porno trovate dai suoi figlioli prima di rimetterci il matrimonio, o quantomeno il diritto ad avere una Mancave.
Gioco con trofei in stile retromoderno e che attira il giovane giocatore diventato anziano, MANCAVE – WIFE Free Zone vi stupirà con la sua semplicità e il giochino omaggio “Docsters Digger”, dove un becchino combatte un improbabile visir volante con tappeto intenzionato a dominare un’armata dei morti viventi.
Non avete mai giocato a Portal se non ad 8bit
Conoscerete tutti Portal, capolavoro del 2007 per Xbox 360 e Playstation 3.
Ma non lo avete conosciuto davvero se non avete giocato la versione Commodore 64, creata per il mouse 1351 (o convertitori reperibili sul mercato che vi consentiranno di usare mouse USB o PS2), di grafica più miserella ma munita persino del tema musicale finale.
E credetemi, non meno divertente dell’originale.
Monstro Giganto: mostri giganti e PETSCII
Monstro Giganto è un picchiaduro dal cuore d’oro, e grande così.
Potete comprarlo in versione da scaricare, oppure potevate acquistare una versione su cartuccia per Commodore 64 con adesivi e manuali, e tutto per beneficienza.
Il gioco, opera del prolifico autore italiano Antonio Savona, è fatto in PETSCII, ovvero gli “strani caratteri” sulla tastiera di un Commodore 64 e un VIC20, ereditati dal PET che li usava al posto della grafica, che non aveva.
Il risultato sono dei mostri giganteschi, ognuno con una sua trama e la sua storia, che se le suonano di santa ragione su un emulatore moderno o un Commodore 64 tutto intero: alcuni SID replica o schede come Ultimate 64 non suoneranno così bene.
Fix-it Felix: il gioco che non fu mai
Di questo ne abbiamo parlato assieme a Polybius, no?
“Fix-it Felix Jr.” immaginario gioco di seconda generazione ispirato a Donkey Kong e Mario Bros., nato come parte dell’ambientazione del film Disney “Ralph Spaccatutto” (2012) che in seguito fu trasformato in un vero e proprio cabinato promozionale da Disney e ricevette dei porting da fan per Commodore 64 e SEGA Mega Drive.
La narrazione interna al gioco, e riportata pedissequamente nel manuale del porting Commodore (il più completo da questo punto di vista), riporta il gioco essere la creazione della ditta TobiKomi nel 1982, nato per arcade e console ad 8 bit di seconda e terza generazione.
Ci sono ancora adesso persone convinte di aver giocato a Fix-it Felix Jr. e altri capolavori Tobikomi.
A Pig’s Quest
Chiude questa carrellata sui capolavori di Savona, autore peraltro di conversioni dei classici Atari sul Commodore e tanti altri, è il fantasy “A Pig’s Quest”, storia di un eroico maialetto avventuriero, Frank Further di Porkville (gioco di parole tra “Franco vai lontano” e “salsicciotto” in inglese),
un porcello che in realtà non ha mai lasciato la sua casa fino al momento di diventare per caso un grande avventuriero vagando tra mondi fantastici e sfondi deliziosamente disegnati, tra cutscene moderne e musiche stupende
Il che ci porta a cambiare autore ma restare nel genere simile
Briley Witch Chronicles 1 e 2
Sarah Jane Avory è una prolifica programmatrice di retrogames, che abbiamo già visto all’opera col gioco per beneficienza Strikeback.
È anche una brillante scrittrice, autrice della saga di Briley Witch, le avventure di una ragazza moderna che improvvisamente si ritrova in un mondo fantasy con un gattino parlante per vivere la vita e le avventure di una streghetta di paese, alle prese con demoni e complotti, misfatti e torti da sanare.
E come puoi dar vita ad una serie di romanzi in modo migliore che un gioco di ruolo “alla giapponese”, ispirato quindi alle meccaniche di gioco dei primi Final Fantasy con combattimenti a turni e un team di personaggi tra cui il citato micino e gli amici della dolce streghetta?
Il primo capitolo è in fondo semplice ed accattivante, il secondo presenta qualche difficoltà in più essendo di fatto dedicato a chi si è fatto le ossa col primo, ma tra una mappa di gioco estesa, diversi personaggi giocabili e misteri da scoprire scoprirete perché essere capaci di programmare i propri libri in forma di retrogame batte una serie Netflix.
Ed ora, per quanto su Commodore 64 ci sarebbe tanto da dire, chiudiamo con un ultimo gioco per non tediarvi e poi passiamo ad altre piattaforme.
Nixy the Glade Sprite
Un gioco arcade dal sapore fantasy, Nixy the Glade Sprite vi metterà nei panni di una giunonica ninfa alla ricerca del modo per purificare la palude a lei affidatele riportando la natura alla pace ed all’armonia.
Un gioco che riporta ai cabinati degli anni ’80, o ai fasti del gioco per Commodore 64, ma lo fa con mezzi moderni.
Chumlee’s Adventure: The Quest for Pinky
Siamo ora nel NES, nel folle mondo di Affari di Famiglia.
La storia di questo gioco nasce nel 2021, quando Chumlee, lo stralunato ma competente e astuto venditore dello show “Affari di Famiglia” incontra un NES e, già esperto di ogni tipo di giochi, scopre il mercato della nostalgia commissionando a Khan Games un bizzarro gioco agiografico.
Nasce un buffo platformer in cui Chumlee deve guadagnarsi un giorno con la sua adorata cagnolina Pinky prendendo a calci in faccia i clienti troppo molesti del banco dei pegni “Gold&Silver” di cui egli è socio e lavoratore e combattendo i suoi soci e datori di lavoro in epiche battaglie nelle quali bisogna apprendere le loro modalità di attacco per ricavarsi una finestra di azione.
Potete naturalmente emularlo, o caricarlo su un autentico NES.
Goodboy Galaxy
Presto anche su cartuccia fisica, Goodbooy Galaxy è già disponibile come ROM da caricare su un Gameboy Advance, un DS originale, un Analogue Pocket o altro emulatore (nonostante le scelte protezionistiche di Nintendo portino anche gli emulatori vintage ad avere vita difficile).
Goodboy Galaxy è la storia di un tenero e buffo cagnino esploratore alle prese con diversi personaggi alla ricerca di avventure, amici e pezzi per riparare la sua astronave e tornare sul suo pianeta moribondo per salvarlo.
Un interessante gimmick ti spinge a usare solo due dei tre congegni del cagnino alla volta: una pistola, un jetpack e uno scudo energetico. Ovviamente a seconda del congegno rubato dai nemici, le azioni del cagnolino Maxwell cambieranno a seconda dell’oggetto mancante.
Come per i giochi moderni, troverete una demo/prequel per farvi un’idea prima dell’acquisto ed un bonus per chi dona un piccolo extra: la colonna sonora in formato GameBoy.
Batty Zabella
Gratis se giocato online, a 6,66 dollari se comprato digitale e 41 per chi vuole manuali, cartuccia e poster Batty Zabella è un gioco per il GameBoy classico che arriva ad Halloween del 2022, “appena” 33 anni dopo l’uscita del GameBoy per cui è giocabile.
Notare: GameBoy. Non parliamo del Color, né dell’Advance.
Puoi comprare la cartuccia e infilarla in entrambe le console, sempre monocromatico resterà.
Lo scopo? Giocare ad un horror che strizza l’occhio all’horror americano ed alle “bad girls”/”final girls” che lo popolano. Il giocatore controlla, nel senso che lei sa di essere la protagonista di un videogame e interagisce col giocatore, l’affascinante vampira Batty Zabella, dall’aspetto di una giovane Elvira, sboccata, linguacciuta e ironica, ma terribilmente innamorata del suo marito, il pipistrello “Husbano” e affettuosa madre del figlio “Bat-son”, ibrido umano-pipistrello e per questo intenzionata a salvarli da fantasmi che dimorano nella sua cantina, costruita sulle rovine di un castello invaso secoli orsono dai vampiri.
Un horror che combina puzzle a combattimenti, Batty Zabella è un horror sbucato dal tempo che fu, che però sembra parte del tempo presente.
Millie&Molly
Millie&Molly di Carleton Handley è un retrogame diffuso su più piattaforme. Lo puoi giocare su Commodore 64, o su un PC, o persino su Nintendo Switch in modaltà grafica a 16 bit.
Le meccaniche di gioco sono affini a Catrap, rompicapo del 1985 per Sharp MZ700 portato su Commodore 64 cinque anni dopo.
Millie&Molly ne riprende ambientazioni e tematiche, con due garrule nonnette al posto al posto deii gattini umanoidi del gioco originale, ma con un tocco di innovazione. Il tema principale è il “rewind”, la capacità di riavvolgere il tempo di gioco ogni volta che si ritiene di essersi “inceppati” durante lo svolgimento dei puzzle, rendendo possibile andare a tentativi, riavvolgere il tempo e ricominciare in un mondo decisamente onirico.
Millie&Molly non è il primo gioco a far uso di simili tematiche: Catrap ha infatti ispirato i più recenti Blinx (2002), Prince of Persia the Sands of Time (2003) e Braid del 2009.
È sicuramente il primo a ritornare dopo tanti anni su console retro, riprendendo in toto i temi di Catrap.
PETSCII Robots: il gioco dalle 20 piattaforme e (quasi) tutte vintage
PETSCII Robots di David “8-bit Guy” Murray deriva il suo nome da PETSCII, citato in Monstro Giganto. Nasce infatti dalla consapevolezza che poche persone si erano cimentate nella creazione di giochi per il Commodore PET, privo di suono, joystick e grafica.
La prima originale versione usa quind la grafica a caratteri PETSCII, un adattatore su user port con un connettore per joypad SNES e un piccolo buzzer, “hack” noto già all’epoca.
Per comprensibili motivi sono seguite versioni per VIC20 e Commodore 64, ovviamente in grado di usare la grafica e suono migliorati dei modelli successivi.
Il titolo contene in sé un gioco di parole: il tuo scopo è sopravvere a dei “pesky robots” (“robot molesti”) dalle manie omicide, nello stile dei giochi dell’epoca, raccogliendo armi di diverso tipo (compreso l'”easter egg” di una graffetta, ispirata ad un fallito tentativo dell’autore di “ponticellare” un alimentatore per PC) ed esplorando diverse mappe.
I “PETSCII Robots” hanno presto invaso tutti i computer Commodore, compresi gli Amiga ed i C64 con REU, Ram Expansion Unit, l’Apple II, i computer MS-DOS vintage, il Super Nintendo e il Mega Drive, in edizioni scatolate e digitali.
Conclusione
Ovviamente ci sarebbero mille altri giochi, anche escludendo titoli che sembrano retro ma non lo sono (come il picchiaduro per console moderne “Shredder’s Revenge”, ispirato ai titoli anni ’80 legati alle Tartarughe Ninja), e questa analisi non pretende di ricoprirli tutti.
Abbiamo anche omesso, salvo Fix-it Felix Jr., in quanto comunque munito di un suo manuale dall’aspetto professionale, giochi distribuiti in formato freeware o digital-only: tutti questi titoli sono il miracolo moderno di una release commerciale per console non più in commercio.
Parleremo del freeware nei prossimi capitoli: questa analisi vi mostra solamente come sia possibile ottenere nuovi giochi per console e computer datati, riviverdo l’emozione di tenere tra le mani una scatola ed estrarre un floppy, un nastro o una cartuccia.
In tutti gli altri casi o se avete scelto l’edizione digital only? Abbiamo già visto come sia possibile ricorrere a sistemi per caricare un file scaricato da Internet sulle vostre vecchie console.
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