Raffica di “Se vince il centrodestra vado all’estero” su Saviano e Bellanova
Raffica di “Se vince il centrodestra vado all’estero” colpiscono personaggi nell’occhio del mirino in quanto vicini al centrosinistra. Quando si parla di una battuta ripetuta allo sfinimento, di solito si usa il proverbio anglosassone “flagellare un cavallo morto”.
In questo caso il cavallo morto è stato preso a bastonate fino a ridurlo in poltiglia, continuando fino a ridurre quella poltiglia in atomi dispersi nell’iperuranio.
A distanza di pochi giorni infatti lo stesso identico “cavallo morto” è stato appioppato a due personaggi diversi attribuiti al centrosinistra, di cui uno dei due non è neppure un politico.
L’ex ministra Teresa Bellanova e l’editorialista, giornalista, scrittore e divulgatore Roberto Saviano
Ovviamente si tratta in entrambi i casi di una fake news. La stessa fake news.
Di entrambe abbiamo la smentita dei diretti interessati.
Roberto Saviano la affida ad Instagram e Facebook, accusando i creatori del testo di “indicare i bersagli, provare a fare intorno a loro terra bruciata, spingere all’esilio“.
Teresa Bellanova affida invece la sua smentita a Facebook, definendo il post bufala “una sonora idiozia”.
In ogni caso la “card” con frasi oltraggiose o umilianti attribuita a questo o quel personaggio scomodo non è un mezzo di propaganda nuovo. Ricordiamo di averne viste sin dai tempi del Governo Gentiloni e ancora prima.
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