Ci segnalano i nostri contatti un post su TikTok che mostra “il magistrato che ha indagato Salvini”, con ovvio riferimento al caso dei profughi della nave Diciotti. Il video ha la struttura che abbiamo visto in questi caso: una foto fissa e decontestualizzata con una musica attraente per catturare l’attennzione, in questo caso In My Mind di Dynoro e Gigi D’Agostino
Si tratta ovviamente di una fake news, peraltro assemblata scegliendo uno scatto della persona sbagliata volutamente estrapolato dal contesto.
Il video ritrae Said Chaibi, candidato sindaco a Treviso e consigliere comunale di SEL, tutt’ora personaggio politico attivo con SI e, ovviamente non il magistrato che ha indagato Salvini, ritratto in uno scatto di gioventù creato per un’occasione particolare che vedremo presto.
Avevamo già parlato della cosa a suo tempo, nel 2018.
Ci domandammo come fosse possibile confondere Luigi Patronaggio, Pubblico Ministero, ribattezzatto dalla Folla 2.0 “Il PM di Agrigento” con un personaggio politico Treviggiano, e la risposta è evidente: enormi dosi di aperta malafede.
All’epoca dello scatto Chaibi era 19enne (improababile dunque fosse un PM), e come forma di protesta per la ricorrenza di un’aggressione a sfondo xenofobo da lui patita nel 2011 aveva deciso di posare per uno scatto del fotografo Giancarlo Rado.
Nell’aggressione un gruppo di violenti legati all’estrema destra tra cui un suo ex compagno di classe avevano deciso di tendergli un agguato e picchiarlo accusandolo di essere “uno sporco marocchino” e un “infame” perché alcuni di loro erano stati allontanati da un corteo a seguito delle loro azioni e avevano deciso di incolpare i giovani di sinistra per averli denunciati.
Lo scatto d’arte è peraltro, come si può vedere, coperto da diritti d’autore, e in seguito all’uso della foto per diffondere la fake news, l’autore ha limitato la possibilità per gli utenti di scaricare la foto stessa, che però ha continuato a girare.
Ovviamente Luigi Patronaggio è una persona del tutto diversa dal politico treviggiano Chaibi, ed anche se lo ffossero accusare un PM delle vicende processuali di un individuo è una prova di non conoscere come il diritto funziona.
Quello che è certo è che Said Chaibi non è un PM e quella foto è uno scatto d’arte creato in gioventù per protesta verso un episodio di xenofobia.
Xenofobia che dal 2018 viene allegramente ripetuta commento dopo commento.
Come potrete notare nei commenti a questa versione della fake.
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