Questo video non mostra Kamala Harris che vuole chiudere X per supervisionare tutti
Ci segnalano i nostri contatti un video che dovrebbe mostrare Kamala Harris che vuole chiudere X per supervisionare tutti. Tale video fa parte della narrativa prevalente in account di estrema destra dopo il fermo cautelare di Pavel Durov, proprietario di Telegram.
Ovvero la falsa teoria, fomentata peraltro anche da canali Telegram dediti già in precedenza alla massiccia disinformazione, secondo cui l’arresto di Durov farebbe parte di un “piano dei Poteri Forti” per privare i complottisti dell’accesso ai social chiudendoglieli tutti. Narrativa rinfocolata dallo stesso Elon Musk pronto a dichiarare sui social di essere la prossima vittima dei “Poteri Forti” e dai suoi followers convinti invece Mark Zuckerberg, suo rivale, sarebbe pronto ad asservirsi a loro creando un social network dove i “liberi pensatori” saranno bannati, schedati e arrestati dai citati Poteri Forti.
Ovviamente sono tutte teorie del complotto, come quella per cui Kamala Harris vuole arrestare Musk e chiudere X.
Questo video non mostra Kamala Harris che vuole chiudere X per supervisionare tutti
Il riferimento è ad un’intervista rilasciata a ottobre del 2019, in pieno dibattito riguardante l’uso sin troppo al fulmicotone degli account social del Tycoon allora Presidente. Come si può leggere dalla trascrizione
“si parla di Donald Trump, ha 65 milioni di follower su Twitter. Ha dimostrato di essere disposto a ostacolare la giustizia. Chiedilo a Bob Mueller. Puoi guardare il manifesto del killert di El Paso per sapere che ciò che Donald Trump dice su Twitter ha un impatto sulle percezioni delle persone su ciò che dovrebbero e non dovrebbero fare.
E stiamo parlando di una società privata, Twitter, che ha termini di utilizzo, e per quanto mi riguarda e penso che la maggior parte delle persone direbbe, compresi i membri del Congresso che ha minacciato…”
L’allora candidata Dem si riferiva infatti alla Strage di El Paso, evento in cui il colpevole si rifaceva nel linguaggio alle teorie anti-immigrazioniste secondo Kamala Harris diffuse dal Tycoon, chiedendo quindi limiti al suo account Twitter e non a tutto Twitter.
Il colpevole, un ventunenne, infatti per tutto il periodo precedente la sua azione era un avido retwittatore dell’hashtag #buildthewall, lanciato dal magnate Donald Trump come promozione della sua idea di costruire un muro al confine col Messico e fermare così l’immigrazione, descritta come causa di problemi e disordini sociali.
Non ironicamente, quando a gennaio del 2021 un’orda di complottisti e seguaci duri e puri di Trump presero il Congresso d’assalto dichiarandosi ispirati dalla teoria del complotto del Big Steal, riportata dallo stesso Tycoon per cui i Dem avrebbero “rubato le elezioni” e complottato per nascondere al mondo una presunta e immaginaria vittoria di Trump, lo stesso si ritrovò effettivamente bannato per un lungo periodo sia da Facebook che da Twitter.
Quando Elon Musk comprò Twitter ribattezzandolo in X propose il ritorno del Tycoon, ma questi rifiutò sdegnosamente rimando saldamente su Truth Social, un social network alternativo da lui creato dopo essere stato bannato da tutti gli altri.
Tutto ciò è avvenuto esattamente come Kamala Harris aveva del resto previsto.
Conclusione
Kamala Harris non ha mai dichiarato che vuole chiudere X per supervisionare tutti. In passato ha chiesto il ban di Donald Trump da Twitter accusandolo di aver istigato atti violenti: accusa che nel 2020 gli è stata nuovamente rivolta ed ha portato alla sua esclusione da diverse piattaforme social.
Questi video inoltre colpiscono Kamala Harris, già vittima di diverse fake news da noi affrontate, creando una falsa narrativa per cui lei vuole censurare i “liberi pensatori” ma se essi voterranno Trump, al contrario sarà lui a censurare Zuckerberg e Kamala Harris.
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