Ci segnalano i nostri contatti un video TikTok che dovrebbbe dimostrare che l’attentato a Maduro era una false flag. Ovviamente si parla dell’attentato per mezzo di droni con esplosivi del 2018, già epicentro di una serie di teorie del complotto e accuse incrociate laddove il presidente venezuelano puntò il dito sulla Colombia, alcuni sugli USA e i suoi oppositori ipotizzarono una “false flag” o autoattentato per ottenere simpatia.
La teoria dell’autoattentato torna in un video in cui un militare presente sul palco nervosamente accarezza l’elsa della spada cerimoniale. Elsa che il video insinua essere un sofisticato telecomando in grado di pilotare il drone e/o ordinare la detonazione.
In realtà i responsabili dell’attacco furono identificati come gli strumenti usati: due droni DJI M600 per uso civile arricchiti da una carica esplosiva da un chilo cadauno, i quali hanno perso il controllo a causa dei jammer, i disturbatori di segnale usati nelle pubbliche occasioni.
Vi mostriamo ora il telecomando di un M600
Difficile da inserire in una spada no?
I confessi responsabili furono un gruppo di disertori dell’esercito Venezuelano, convinti di poter porre così fine al regime di Maduro e pronti a rivendicare l’attentato dopo aver “cercato ogni modo pacifico e democratico di porre fine a questa tirannia che si veste da democrazia”.
Il video non raffigura dunque persone coinvolte nell’attentato, o la prova che esso sia stato messo in atto da un militare con una spada “truccata”.
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