La rivalità zoologica tra le sardine, il movimento apartitico contro il modo sovranista di vedere la politica e il bizzarro corteggio di animali che si cerca di opporre sta rendendo questa campagna elettorale che verrà qualcosa di tassonomico. Come il nuovo hashtag #suiniconsalvini. Forse di successo futuro, forse no, è molto presto per dirlo, ma i precedenti non lasciano ben deporre.
Linneo stesso ne sarebbe stupito. E sicuramente i nostri lettori che si affollano nella posta a segnalarci ogni tentativo variamente zoologico lo sono.
E prima sono arrivati i Pinguini che mangiano le sardine. Ignorando, come facevamo notare a suo tempo, che trovare un pinguino europeo è difficile come trovare un elefante delle foreste milanesi.
Seguiti a ruota dai Gattini per Salvini, anche loro mangiatori di sardine.
Come messaggio nazionale e autarchico stiamo messi meglio, anche se
Un eccesso di pesce nel gatto può causare problemi alla tiroide, allergie e carenze di vitamine, quindi è molto importante non abusarne.
E quindi comprendiamo che ci sia stato qualche problema.
Ma ecco che dalla commissione Agricoltura insediata, in quota Lega, arriva l’ultimo totem zoologico per proteggere il sovranismo dalle sardine: il maiale mangiatore di sardine, i #suiniconsalvini
Maiali di una azienda agricola messi in posa per uno scatto politico.
I suini hanno moltissime qualità: sono intelligenti, da essi si ricavano diversi prodotti utili, alimentari e non (da cui il proverbio del maiale non si getta mai nulla), e pare ora siano anche molto fotogenici.
Certo, anche in questo caso non è che sia usuale per un maiale nutrirsi di sardine, ma essendo il maiale onnivoro una licenza poetica-elettorale ci sta.
Anche se l’effetto, più che creare un totem di aggregazione, è stato l’effetto sorpresa. Siamo già a dieci segnalazioni che ci chiedono se ciò che abbiamo letto sia un fake o meno. Abbiamo controllato: non lo è, e lo abbiamo pure archiviato.
Ma se il prodotto della tua comunicazione social è il dubbio se la stessa sia un falso, probabilmente la stessa va riprogettata.
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