Questa foto della negazionista Ursula Haverbeck è di una cosplayer (e nelle risposte sbagliano pure quello)

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
Questa foto della negazionista Ursula Haverbeck è di una cosplayer (e nelle risposte sbagliano pure quello) Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti un post X che conterebbe una foto di Ursula Haverbeck, aka la “nonna nazista”, negazionista dell’Olocausto recentemente defunta di vecchiaia a 96 dopo aver speso la vita a negare l’Olocausto, diventando così idolo delle estreme destre e delle frange negazioniste e troll sui social.

Questa foto della negazionista Ursula Haverbeck è di una cosplayer (e nelle risposte sbagliano pure quello)

Questa foto della negazionista Ursula Haverbeck è di una cosplayer (e nelle risposte sbagliano pure quello)

Ovviamente, la foto nel post non ritrae lei da giovane, bensì l’altrettanto lodata sui social cosplayer erotica Cecily Amanda Forrell, aka “Prussica-Imperatrix” , ovvero una donna che compare in svariati siti porno (per ovvi motivi vi lasciamo il fascino della ricerca) in pose ammiccanti mentre indossa abiti legati all’iconografia nazista.

Questa foto della negazionista Ursula Haverbeck è di una cosplayer (e nelle risposte sbagliano pure quello)

Il cosplayer è sostanzialmente l’arte a metà tra il mestiere di modelli e di content creator di indossare abiti ispirati a personaggi storici o di fantasia assumendone così l’aspetto.

Ovviamente di ogni cosa esistono varianti erotiche: la Forrell rientra tra queste, apparentemente rivolgendosi ad un pubblico il cui feticismo per la dominazione (la pratica sessuale in cui un partner riconosciuto in posizione di superiorità impone in vari modi la sua superiorità rispetto all’altro) si fonde nei suoi ritratti a tematiche nazi, probabilmente legate al ricco filone porno-vintage della Nazisploitation, censurabile filone pornografico degli anni ’60 e ’70 in cui le tematiche del genere “donne in prigione” (dove le scene erotiche BDSM sono ambientate in carceri, il partner “dominante” è una attrice nel ruolo di una secondina o “boss carceraria”) si fondono in atmosfere ispirate ai Campi di Concentramento.

La vera Haverback, fonte ANSA

La vera Haverback, fonte ANSA

Del resto non sarebbe la prima volta che nel mondo del complotto si accettano suggerimenti dal cinema di serie B: l’intera mitologia QAnon, quella dei seguaci “duri e puri” di Trump è ricordiamo costruita intorno alla saga cinematografica della “Notte del Giudizio”, saga dove l’omicidio in America diventa legale una volta l’anno e i “buoni” possono riunirsi per massacrare i cattivi e al film Paura e delirio a Las Vegas, dove l’immaginaria droga “adrenocromo” (esistente ma non una droga) conferisce abilità assurde agli utilizzatori.

In questo caso, oltre all’evidente danno insito nell’usare le immagini di una cosplayer per raffigurare la Haverbeck, arriva la beffa: in diversi commenti infatti la Haverbeck viene confusa con Ursula Von Der Leyen, oggetto a sua volta di una bufala che abbiamo affrontato qui che le attribuisce un fantomatico e immaginario “nonno nazista”.

Chi è Ursula Haverback e perché viene lodata

Nei commenti vediamo utenti pronti però a bacchettare i “disinformati doppi” continuando a difendere la Haverback, millantando il suo negazionismo come reale sulla base della sua età avanzata al momento del decesso che le avebbe consentito di “esserci”.

Ovviamente sappiamo che l’Olocausto è veramente esistito e sin dagli ultimi giorni del Terzo Reich le stesse autorità tedesche abbiano cercato, spesso in modo assai grottesco, di occultare le loro colpe.

E sappiamo anche che l’antisemitismo online in questi mesi sta avendo una fortissima recrudescenza.

In questo filone si incunea l’adorazione social per la Haverback, pluricondannata nonostante la sua età avanzata per aver ripetuto più volte che l’Olocausto non è mai esistito e i campi di sterminio erano “solo campi di lavoro.

I giudici giustificarono la condanna eseguita nonostante la sua età geriatrica con la completa e totale assenza di ogni pentimento e la consapevolezza piena delle sue azioni, elementi questi che uniti ad un suo passato di attivismo negazionista l’hanno resa fino al momento del suo trapasso e oltre una sorta di “paladina del free speech”, non ultimo da parte di quel Tristan Tate coinvolto nelle vicende giudiziarie del più noto fratello Andrew Tate.

Nonostante la fama pubblica della “nonna nazista”, come abbiamo visto c’è ancora nei commenti chi la confonde un Ursula Von Der Leyen, colpita da diverse bufale che vedono i “potenti del mondo” segretamente imparentati con le elite del Terzo Reich, elenco che comprenderebbe la Von Der Leyen, Angela Merkel, e si spingerebbe ad ipotizzare che Obama e Trump siano cugini per mezzo di Eva Braun e Hitler.

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