La triste storia di una cagnolina incinta lasciata morire al freddo con la sua stessa cuccia è stata ripresa dalla pagina Giustizia Animalista in un post del 23 gennaio:
Questa cagnolina era incinta ed è morta congelata nella sua cuccia, a causa di chi è convinto che gli animali “stiano bene fuori”. Le cucce riparano dalla pioggia ma NON dal freddo! Il corpicino senza vita della creatura è stato trovato coperto di segatura, lei ha provato a riscaldarsi ma non ce l’ha fatta.
Speriamo che questa tragedia aiuti a riflettere tutte quelle persone che lasciano il proprio animale fuori con la scusante “non sente il freddo perché ha la pelliccia” oppure “a lui piace stare fuori, è lui che non vuole entrare in casa” o ancora, una delle più geniali “ma non si lamenta quindi significa che sta bene”.
Stiamo parlando di cani e NON di lupi! Provate a dormire fuori con lui una notte, vestitevi pure quanto vi pare, così vediamo se riuscite a comprendere questo concetto: ANCHE GLI ANIMALI SOFFRONO IL FREDDO.
Giustizia Animalista, con questo post, dà per scontato che la cagnolina sia morta al di fuori dell’abitazione del suo proprietario, all’interno della propria cuccia, e rafforza questa tesi con la scritta Cagnolina muore congelata nella propria cuccia sovrimpressa al collage di immagini. Le cose non sono andate esattamente così, e pur trattandosi di una storia triste e di un ennesimo episodio di abbandono e maltrattamenti sugli animali, si tratta di un animale abbandonato non da un padrone convinto che la cagnetta sarebbe stata bene anche al di fuori delle mura di casa, ma di un cane ritrovato sul ciglio della strada e appartenuto ad una persona identificata pochi giorni dopo, ma di cui non sono mai stati diffusi i dati e tanto meno sono state rese note le dinamiche della vicenda.
Il 9 gennaio 2018 a Pikeville, nel North Carolina, gli uomini della sezione Animal Control della Contea di Wayne erano stati contattati da diversi cittadini per la presenza di una cagnolina, una femmina di pitbull marrone, all’interno di una cuccia a forma di igloo nei pressi di Airport Road. La cagnolina e la sua cuccia vennero esaminate dalle autorità, che però constatarono che l’animale non fosse dotato di microchip.
L’animale era stato abbandonato a bordo strada. Il 10 gennaio le autorità della Contea di Wayne comunicarono che una persona era stata identificata come il proprietario della cagnolina. Come riferiva Joseph Sauls, capo della sezione Animal Control, per individuare il probabile proprietario dell’animale era stato prezioso il contributo dei cittadini che avevano inviato continue segnalazioni. Sul caso non esistono aggiornamenti, tanto meno sulle dinamiche che hanno portato alla morte dell’animale e sull’identità del proprietario.
Giustizia Animalista ha pubblicato il post dando per scontato che la cagnolina fosse morta per una noncuranza del proprietario, ma le notizie non danno una risposta e soprattutto non riportano in che modo il cane fosse finito sul ciglio della strada per poi morire di freddo. Parliamo di precisazioni, quindi, per sottolineare che non è corretto riportare una triste storia con considerazioni a caso, perché ripetiamo: sulle dinamiche della morte della cagnolina non sono mai state diffuse notizie, e da un fondo di verità si costruiscono, così, congetture.
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