Quell’immaginario matrimonio nazista ucraino e le narrazioni a senso unico
Un immaginario matrimonio nazista ucraino, ottenuto con un vigoroso uso di Photoshop dimostra una sola cosa. Conferma quanto abbiamo evidenziato nel rapporto IDMO di Luglio e anticipiamo sarà confermato nel rapporto di Agosto prossimo venturo (almeno sul nostro portale).
Il fatto che le “fonti russe” si sono incartate su una unica, singola narrazione che ripetono allo sfinimento. Quella per cui gli ucraini sono nazisti, gli ucraini sono malvagi per natura, gli ucraini si presentano al mondo nella forma allotropica di tatuati immigrati violenti che portano il nazismo in Europa o invincibili guerrieri mutanti che hanno in odio la Russia e con ogni dose di vaccino diventano sempre più nazisti e inclini a brutalizzare i poveri soldati russi che incarnano la purezza bolscevica.
Narrazione che sembra ripeteranno fino alla fine del conflitto ed oltre, con ogni mezzo possibile.
Ovviamente la didascalia è in Russo. Ovviamente l’interpretazione che le fonti Russe danno alla foto è “Cominciano la loro nuova vita col nazismo”.
Nello stile tipico delle fonti Russe per cui accusarti a caso di nazismo è lo sfregio più grande che si possa fare ad un intero popolo.
Quell’immaginario matrimonio nazista ucraino e le narrazioni a senso unico
Della vicenda si sono occupati i colleghi di Open e Facta non appena è arrivata in Italia, e ci sono arrivate segnalazioni al riguardo. Nonostante la foto circoli in un sito russo di meme dal 2016.
E la bandiera è stata evidentemente ritoccata col Photoshop: nell’originale era la bandiera nera e gialla dell’Impero Russo (la banda bianca è coperta dai volti degli sposi).
Non è possibile neppure dichiarare se gli sposi si stessero dedicando al saluto romano o a un semplice saluto, data la tendenza delle “fonti russe” nel trasformare ogni cenno di saluto in un saluto nazista quando conviene loro e negare con vistose arrampicate sugli specchi la presenza di ovvi saluti nazisti quando a compierli è “uno dei loro”.
Sappiamo quindi che le “fonti russe” spingevano la falsa narrazione degli “Ucraini popolo nazista per natura” per mezzo di Photoshop e bufale già da tempi precedenti l’attuale conflitto, e che dal 2022 hanno deciso di “esportare” le fake news da noi.
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