Ci segnalano i nostri contatti l’apparizione di una serie di illazioni su Sassoli, il Grande Reset e tutto il resto su Catene di S. Antonio social…
Una serie di raccolte di tutte le fake news già individuate sulla morte di Sassoli, arricchite in alcune di queste condivisioni di altre fake news che si cerca di collegare per cercare di rinforzarle.
Abbiamo già visto che si tratta del fenomeno che chiamiamo “bufala Voltron”: una fake news, da singola, è buon gioco smentirla. Più fake news assieme generano nel lettore l’illusione che vadano smentite tutte assieme contemporaneamente, oppure la loro forza si moltiplichi rendendole vere anche se parte di loro sono ovviamente false.
Passiamo al fact checking in breve: ricorderemo che la morte di Sassoli non è legata in alcun modo al vaccino e che sono ancora in corso accertamenti della Polizia Postale per chi diffonde certe voci incontrollate.
Ciò posto, possiamo analizzare i cavalli di battaglia apparsi più spesso nei diversi “medley di fake news” inoltratici.
Abbiamo già dimostrato giusto nel fact checking in breve che entrambi i dati, per affermazioni stesse ed espresse della famiglia, non corrispondono affatto al vero.
Peraltro una simile teoria postula un grossolano Epic Fail da parte dei Poteri Forti suddetti: se avessero voluto “silenziare” Sassoli lo avrebbero silenziato prima delle dell'”ingente numero di denunce” paventato nelle condivisioni.
Numero di denunce che, ovviamente non esistono.
Ma chi condivide questi appelli conta proprio sul sospetto: avrà buon gioco a dichiarare che se non esistono non è perché esse fisicamente non esistono, ma perché i “Poteri Forti” suddetti le hanno fatte sparire.
È un po’ come dichiarare a tutti di avere un miliardo di euro in banca e quindi di voler mangiare a scrocco al ristorante promettendo di pagare a fine mese.
Per poi inveire col ristoratore accusandolo di avervi messo in cattiva luce perché non crede nella vostra ricchezza.
Anche qui, siamo nel campo dell’improbabile e dell’improvabile.
Oner probandi incumibit ei dixit.
Se tu mi dichiari in un testo che Sassoli era in intimità con vari personaggi, tu devi dimostrarmi che era vero. Non ti basterà citare esclusivamente nomi di defunti (in alcune condivisioni appaiono il nome di Montagnier e Biscardi).
Questo sposta solo il problema: ma passare da “Ho le prove e te le mosterò” da “Ho le prove, ma tutti coloro che potrebbero testimoniare sono morti quindi mi hanno tolto le prove” non aumenta la verosimiglianza di una serie di appelli su WhatsApp.
Neppure se fossero “firmati”. Come abbiamo avuto modo di vedere in passato, anche parlando di personaggi famosi, le “attribuzioni” virtuali sono molto fallaci.
Internet è piena di false citazioni di Churchill e altri: Catene di S.Antonio di chiunque possono essere attribuite a chiunque altro solo perché famoso, o solo per la colpa di averle incautamente ricondivise.
Colpa questa, la seconda, che rientra nella colpa cosciente, cooperando col rischio di aumentare le condivisioni e quindi la visibilità.
Molte di queste condivisioni “affrontano”, a modo loro, il problema dell’Onere della Prova.
E lo affrontano nello stesso modo fideistico coi quali i QAnon e i seguaci di Trump hanno in passato affrontato le prove dei “brogli elettorali contro Trump”.
Ovvero nel modo più fideistico possibile: i QAnon rispondevano col giorno del “Declas”, una sorta di “Apocalisse Pagana” nella quale i torti sarebbero stati rivelati e un esercito mondiale affidato alla figura del “Patriota Q”, capo di tutte le spie del mondo e braccio destro di Trump, avrebbe rovesciato governi, deportato a Guantanamo tutti i giornalisti e gli oppositori politici per sottoporli a processi sommari di brutale e grave violenza per poi instaurare una benevola dittatura Trumpista che avrebbe concesso onori e ricchezze ai credenti.
“Norimberga 2” riprende la stessa narrazione: da un lato ci sono “coloro che hanno creduto”, senza bisogno delle prove. Dall’altro lato ci sono “i cattivi provax”.
Accettando la narrazione di Norimberga 2, che non a caso usa la terminologia del Processo di Norimberga, i buoni saranno elevati e i cattivi saranno umiliati e sottoposti pubblicamente alla Pena Capitale.
A questo punto, chiedere prove dell’assunto significa far parte dei cattivi. Quindi diventare disumanizzati “nazisti” che il “Vero Credente” potrà agevolmente mettere a tacere sotto minaccia virtuale della pena capitale e dell’esclusione dal futuro paradiso.
Ovviamente, a questo punto le teorie proposte si confondono e si collegano tra di loro.
Se accetti l’esistenza di un “Norimberga 2/Declas”, accetti anche l’esistenza di un “Complotto” che sarà svelato.
Quello del Grande Reset, di cui abbiamo già lungamente parlato nell’articolo linkato.
La verità al riguardo? Parliamo di quella che il New York Times aveva definito “una teoria del complotto senza alcuna base”.
Resuscitata dalle affermazioni di Klaus Schwab. Affermazioni molto più semplici delle fonti narrate.
Il sillogismo alla base delle affermazioni di Scwhab è ovviamente:
Mentre il sillogismo del complotto è
E questa teoria è ben più remota delle affermazioni di Schwab, Trudeau e affini.
La fiaba nera del complotto descritta dall’Huffington Post somiglia in realtà al salto nella tana del Bianconiglio di Alice.
Anche qui, come abbiamo avuto modo di esprimere in passato, le radici sono profonde e affondano nella Teoria Complottista di QAnon.
Laddove le teorie economiche di Barnard, basate metaforicamente sul “dragare la palude del debito” mediante politiche fiscali, cancellazioni del debito e rimozione di ostacoli di natura politica e burocratica alla mobilitazione dei necessari capitali, divenne fisicamente “Dragare una palude piena di pedofili nascosta dai Poteri Forti che governano l’economia”.
A questo punto il bisogno di risanare l’economia e la società ad uno stato Pre-Pandemico viene trasfigurato in un complotto in cui i citati Poteri Forti che vivono nella Palude, onniscienti e onnipotenti, avevano già creato il COVID19 allo scopo di distruggere l’economia e ricrearla a loro immagine e somiglianza, ma sono stati fermati, “decapitati” e sconfitti da una serie di condivisioni e gruppi su WhatsApp, Telegram e VKontakte.
Scenario molto affascinante, che echeggia il mito di Davide e Golia. Ma comprenderete assai poco realistico.
Abbiamo analizzato diversi di questi appelli: tutti hanno in comune un sola cosa.
A parte il turbinio di fake news sul COVID19, in alcuni maggiormente presenti, in alcune meno, ma tutte già esistenti prima delle condivisioni, si intende.
Le illazioni su Sassoli e tutto il resto si basano infatti sulla stessa “mistica” del Declas.
Da un lato i “Novax”, i “Sangue Puro”, letteralmente il Popolo Eletto e la nuova Razza Maestra e Superiore dell’Umanità che verrà dopo Norimberga 2/Declas/Apocalisse, e dall’altro lato i “Provax” che saranno pubblicamente uccisi, “fatti sparire”, incarcerati a vita, torturati e spinti al suicidio.
Alla fine arriviamo sempre alla risposta più tristemente umana dinanzi a fenomeni crudi e inspiegabili come una Pandemia: il ricorso al culto più fideistico possibile, divinità lontane che condannano i cattivi all’inferno ed elevano al Paradiso tutti coloro che hanno giurato fedeltà all’Ideale.
Ma se non è andata bene ai QAnon, perché dovrebbe andar bene a loro?
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