E ci risiamo: con Nigella Lawson e gli spaghetti alla puttanesca siamo tornati alla polemica del giorno che, francamente, potevamo anche evitarci.
Polemica che, al pari della food blogger accusata di voler spingere le persone a mangiare con le mani, la battaglia social contro la Torta di Mele, i jack audio sessisti e il bacio di Biancaneve, potrebbe non essere mai accaduta.
Ma andiamo con ordine.
Partiamo da Nigella Lawson, giornalista, cuoca e conduttrice. Donna che suo malgrado è incappata in una delle grandi verità del mondo della traduzione professionale.
Anche traducendo, come consigliato espressamente, da una lingua straniera alla propria lingua madre l’errore è sempre alle porte.
Non esiste una traduzione perfetta di concetti intraducibili, e quando ormai eoni orsono Nigella Lawson decise di presentare gli “Spaghetti alla Puttanesca”, sinceramente, bene sarebbe stato lasciarli “Spaghetti alla Puttanesca”.
Ma non è per fare i maestrini di traduzione che spieghiamo questo, ma per arrivare al fatto che per diverso tempo la ricetta è stata da lei ribattezzata “Slut’s Spaghetti”, ovvero gli “Spaghetti della Puttana”.
Ricordiamo che “puttanesca” come derivato di “puttana” è solo una delle possibili etimologie, al momento riconosciuta come una paraetimologia.
Ovvero si vocifera che “puttanesca” derivi da una prostituta di nome Yvette particolarmente ghiotta di una ricetta che si voleva ammanita nelle Case Chiuse.
Ma anche, e l’etimo più accertato è questo, che Sandro Petti, cuoco di Ischia, creò gli spaghetti alla Puttanesca come risposta alla domanda “Cucinaci una puttanata qualunque”, quindi codificando un piatto di elementi disordinati, confusi e apparentemente destinati al bidone degli scarti, ma uniti assieme buoni e gustosi.
Se accettiamo quindi l’etimo corretto, quello derivato da Sandro Petti e non dalla mitologica Yvette, Nigella Lawson ha sbagliato.
Ed infatti ha ammesso l’errore, descrivendo il cambio di nome con
Anche se spesso troverai come etimo del nome “Pasta della Puttana”, l’etimo accertato è quello per cui è un piatto cucinato da sciattoni che non hanno voglia di andare a procurarsi ingredienti freschi e si arrangiano con quello che trovano in dispensa
Appunto, “slattern” come “sciattone dedito alle puttanate”.
Caso risolto, vero?
Affatto.
In poche ore, sia Google Notizie che Twitter sono stati invasi di post in difesa degli “Spaghetti alla Puttanesca”, vittima del #metoo e della Cancel Culture
Come vedete, nessuno ha mai cancellato la parola “Spaghetti alla Puttanesca”, nessuno ha mai neppure osato farlo nonostante i titoli contrari.
La stessa Nigella Lawson ha dovuto giusto un’ora fa circa affidare ad un laconico Twit la sua smentita in Italiano
Quello che ha fatto, è stato ammettere, e scusateci il calembour, che tradurre “Spaghetti alla Puttanesca” con “Slut’s Spaghetti” è esattamente un esempio primario di traduzione “sciatta”, e quindi ha deciso per la traduzione “Slattern’s Spaghetti” per ripristinare l’etimo corretto.
Con l’accezione di puttanata caricata su quella di puttana.
Parimenti, è stato ritoccato il titolo “Slut Red Raspberries” in “Ruby Red Raspberries”, in quanto il riferimento cromatico-meretricio era assolutamente non necessario.
Tranquilli però: potete scendere dalle barricate in difesa degli Spaghetti alla Puttanesca.
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