Quella volta che la Chiesa Cattolica ha bandito l’uso delle balestre (ma solo contro i cristiani)

di Shadow Ranger |

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Quella volta che la Chiesa Cattolica ha bandito l’uso delle balestre (ma solo contro i cristiani) Bufale.net

Tra le varie credenze sul Medioevo c’è quella per cui le balestre erano armi proibite: effettivamente la Chiesa Cattolica ha bandito l’uso delle balestre nell’anno del signore 1139, ma esclusivamente contro gli altri cristiani.

E il motivo era assai più moderno di quanto si possa pensare: la balestra era considerata quello che oggi chiameremmo un’arma di distruzione di massa.

I perché della balestra

Storicamente la balestra appare sull’orizzonte bellico durante l’assedio di Senlis del 947: in realtà storicamente ci sono tracce di balestre usate nella Cina del sesto secolo prima di Cristo e nell’Antichità GrecoRomana.

Ma fu con lo sviluppo tecnologico del Medioevo, che abbiamo già visto essere tutt’altro che una “turpe età oscura”, che le balestre tornano sui campi di battaglia.

Dopo l’apparizione storica a Senlis, le balestre riapparvero nel 984 a Verdun e decisero le sorti della battaglia di Hastings del 1066, diventando uno dei fattori decisivi per l’ascesa al trono di Re Guglielmo primo.

Il motivo era evidente: una balestra richiedeva un tempo e una forza maggiori per ricaricare, ma l’introduzione di una staffa frontale e/o di una puleggia posteriore ridussero il primo fattore.

Immagine di una balestra, Encyclopedia Britannica, Courtesy of the West Point Museum Collections, United States Military Academy

Immagine di una balestra, Encyclopedia Britannica, Courtesy of the West Point Museum Collections, United States Military Academy

Fino all’introduzione dell’arco lungo inglese la balestra aveva una gittata ed una forza di impatto superiore agli archi, e al contrario di un arco richiedeva un ridotto addestramento.

Un antico proverbio inglese riporta “If you want to train a longbowman, start with his grandfather”, ovvero “Se vuoi addestrare un arciere di arco lungo, comincia da suo nonno”, come mezzo per evidenziare come in un’età in cui un adolescente era già materiale bellico pronto per essere spedito al fronte, addestrare la forza e la precisione necessari per impugnare un arco richiedeva anni e la forza fisica necessaria per esercitare sulla corda una forza equivalene a 40Kg.

Risolto il problema della forza necessaria per tendere una balestra con gli artifizi meccanici, restava la lunghezza del tempo di ricarica, ma il tempo di addestramento di un balestriere poteva ora essere misurato in settimane e giorni e non in anni.

Un cavaliere aderiva ad un preciso codice di condotta, e un lungo addestramento assicurava che detto codice sarebbe penetrato a fondo nelle sue azioni: la balestra rendeva possibile rendere un semplice mercenario pari ad un cavaliere addestrato e metterlo dinanzi allo stesso.

“Dio creò gli uomini e Samuel Colt li rese uguali”, recitava un motto nato dopo la diffusione dei revolver: del resto ancora adesso in Italia è vietato l’uso di balestre nella caccia ma non di archi.

Quella volta che la Chiesa Cattolica ha bandito l’uso delle balestre (ma solo contro i cristiani)

Per queste ragioni il Concilio Laterano II stabilì come canone 29 un Anatema (scomunica solenne) contro chiunque avesse usato una balestra contro altri cristiani.

Tutt’ora il Catechismo della Chiesa Cattolica (2309) riporta il principio di proporzionalità come condizione di ammissibilità della guerra e dell’uso della forza in essa.

Fornire a masse di mercenari e popolani uno strumento con numerosi vantaggi sull’arco e ancora vantaggioso rispetto al più difficile da padroneggiare arco lungo diventava l’equivalente di consentire la diffusione di un’arma sproporzionata e dalla capacità offensiva superiore, ma senza quasi alcun contraltare.

Il mercenario diventava uguale al cavaliere, e in talune occasioni, dal potere distruttivo più elevato, con l’ulteriore rischio di rendere il c.d. “Terzo Stato” improvvisamente competitivo sul Secondo, ovvero avere un ragazzino popolano in grado di entrare in una truppa mercenaria e abbattere un cavaliere pluriaddestrato.

Nondimeno, il divieto non si estendeva ai “non Cristiani”, rendendo possibile usare l’equivalente di un’arma di distruzione di massa contro eretici, scismatici, durante le Crociate e contro i nemici della cristianità.

Ciò nonostante, le balestre non scomparirono dai campi di battaglia, per lo stesso motivo per cui continuano ad esistere ancora adesso i crimini di guerra.

C’erano balestrieri negli eserciti che si scontrarono nelle battaglie tra Papa Gregorio IV e la Lega Lombarda, e continuarono ad esservi balestre nei campi di battaglia di Europa finché le armi da fuoco non raggiuinsero la perfezione tecnica per scavalcarle.

Foto di Copertina: wooden crossbow with arrows, ChiccoDodiFC da Getty Images

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