Quei post sulla ministra Irene Montero sdogana la pedofilia sono fake news
Quei post su Irene Montero sdogana la pedofilia sono fake news. Li avrete già visti in massa in giro sui social, ad esempio su Twitter e su Facebook, ma anche su Telegram e dintorni.
Semplicemente non corrispondono al vero. Sono una combinazione di errori di interpretazione, traduzione e reinterpretazioni alla fonte.
La premessa è che parliamo di Irene Montero, ministro per l’Uguaglianza nel governo Spagnolo, colpevole di aver detto le seguenti frasi
“tutti i bambini e le bambine di questo Paese hanno il diritto di conoscere il proprio corpo, di sapere che nessun adulto può toccarlo se non lo desidera e che questa è una forma di violenza. Hanno il diritto di sapere che possono amare o avere rapporti sessuali con chi vogliono, sulla base del consenso”
Frasi arditamente reinterpretate nell’evidente distorsione di “invitare i bambini ad avere rapporti sessuali con chi vogliono” senza però riportare il resto dell’intervento
Quei post su Irene Montero sdogana la pedofilia sono fake news
I colleghi di Maldita.es hanno riportato una trascrizione completa, integrando le parti mancanti
Le ragazze di 16 e 17 anni, la maggior parte di loro parlano alle loro famiglie, parlano ai loro amici, parlano a tutte le persone che vogliono, a volte con i loro insegnanti, con adulti fidati per loro e per loro. E lo fanno prima di prendere una decisione che sarà difficile per alcuni e non per altri. La maggior parte delle ragazze di 16 e 17 anni che affrontano un’interruzione volontaria di gravidanza decide di parlare con i propri genitori, le loro madri, i loro parenti, i loro amici, i loro insegnanti. Ma sai una cosa? Ci sono donne di 16 e 17 anni che vengono aggredite sessualmente anche all’interno delle loro famiglie, che sono poi quelle che le costringono a continuare con quella gravidanza indesiderata.
Lo Stato, io ci credo, deve dire a tutte le donne, comprese quelle di 16 e 17 anni, che crede nella loro decisione, che rispetta la loro decisione e mette a disposizione tutti i meccanismi affinché possano esercitare i loro diritti sessuali e sessuali. allevatori nella rete pubblica. Qual è la tua proposta? Che vadano in cliniche clandestine a rischiare la vita? Che modo di difendere la vita”.
Ricordiamo quindi alcuni fattori che le condivisioni social omettono.
- L’età del consenso in Spagna parte dai 16 anni;
- Il termine spagnolo “ninos” può essere usato sia per il bambino che per il ragazzo. Nel contesto, col sedicenne;
- Il discorso si riferiva alla libertà sessuale nel suo complesso.
Come vedete dal caso di specie citato da Irene Montero, un esempio di libertà sessuale del minore può essere dato dall’aborto.
Una sedicenne, nell’età del consenso sessuale ma soggetta alla potestà genitoriale, viene stuprata da un parente prossimo. E succede, anche da noi, più spesso di quanto si ritenga.
Quindi un’ipotetica ragazza viene stuprata dal nonno, dallo zio o da altro parente prossimo in famiglia. Vorrebbe abortire, ha gli strumenti morali e di assistenza per decidere.
La famiglia la costringe a proseguire una gravidanza indesiderata per “evitare guai”, se non la manda direttamente da qualche mammana clandestina per evitare lo scandalo.
Lo stesso ministero ha quindi confermato ai colleghi iberici la fake diffusa.
Le accuse di “pedofilia” sono molto diffuse negli ambienti delle fake news, e recentemente hanno fatto anche la loro apparizione tra le “fonti russe”. Ricordiamo il caso di una parlamentare australiana che nel 2020 ottenne un cospicuo risarcimento da una seguace della Cospirazione di QAnon per averle rivolto diversi messaggi sociali cui la accusava di pedofilia. Ma anche, recentemente, i post da #fontirusse che millantavano volantini distribuiti nelle scuole inglesi per invitare i bambini a concedersi ai pedofili.
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